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Recensione “Le strade che ho percorso” – Carlo Lanna

Titolo: Le strade che ho percorso
Autore: Carlo Lanna
Genere: Contemporaneo, Mafia Romance
Casa Editrice: Love
Prezzo: 9,99€
Link all’acquisto: Le strade che ho percorso

SINOSSI

In una calda estate napoletana dei primi anni Duemila si intrecciano le vicende di due famiglie del rione Barra: i Coppola e gli Esposito.
Sullo sfondo della guerra tra i clan, in un quartiere tormentato e in cui dilaga la micro-criminalità, emergono le figure di Raffaele e Salvatore. Hanno appena diciotto anni. Dovrebbero odiarsi: invece sono legati da un forte sentimento nato tra i banchi di scuola, naturalmente da vivere di nascosto e all’ombra di tutti. Sognano in grande e sperano, un giorno, di poter lasciare Napoli per vivere pienamente quel legame d’amore che ha cambiato le loro vite.
Ma non è facile fuggire dai tentacoli della camorra.
Salvatore è convinto che la fuga sia l’unica scelta da intraprendere; Raffaele vuole capire cosa ha spinto le due famiglie a odiarsi così tanto. Dimenticare Napoli pare sia l’unica soluzione possibile: ma non c’è da illudersi, ogni scelta ha una conseguenza.
Salvatore e Raffaele cercheranno di uscire indenni dal fuoco incrociato degli odii, dei rancori, degli inganni: ma la verità sulla loro relazione innescherà una sequela di eventi incontrollabili, in grado di minare persino quell’amore così totalizzante.

Era l’essenza dei miei giorni, un raggio di sole in un mondo oscuro e tenebroso.

Doloroso e soffocante!
Ancora una volta l’autore Carlo Lanna ci trasporta in una vicenda che si tinge di omofobia e introspezione di sé. Di tematiche importanti che sviluppa in una realtà difficile e immersa nella violenza. Un mondo di malvagità e corruzione, criminalità e soprusi familiari.
Nel quartiere Barra di Napoli, tra disperazione e delinquenza, i suoi due protagonisti vengono privati di ogni soffio di speranza o sogno.
Nessun futuro che non sia già stato pianificato da altri. Le proprie aspettative sono soffocate perché nulla valgono in una guerra di vendetta e supremazia, e vengono ferocemente represse con la violenza fisica e l’intimidazione.
Raffaele e Salvatore sono intrappolati in un destino già scritto per loro proprio da coloro che dovrebbero volere il loro bene e sostenerli incondizionatamente.
Prigionieri imbrigliati da catene opprimenti che tarpano ogni illusione e riscatto, libertà e aspettativa.
Sono senza scampo, il loro amore, oltre che proibito e rifiutato dal mondo, se scoperto li porterebbe diretti alla morte.
Vivono di attimi rubati e pie illusioni che non riescono a sopire e/o realizzare.
Quando tutto crolla, e la verità verrà scoperta, un colpo di pistola uccide ogni loro domani.

Eravamo due anime unite da un amore nato dentro la tempesta. E amori del genere erano impossibili da cancellare.

Carlo Lanna ci trasporta all’interno di una vicenda dai chiari riferimenti alla tragedia di “Romeo e Giulietta”, una trasposizione che ci regala un senso di tragica malinconia e catastrofe imminente.
Ci parla di due giovani innamorati che caratterizza con attenzione e senza mai allontanarsi dal contesto in cui vivono. Due cuori per due giovani intrappolati in una vita che non vogliono, costretti a subire le oppressioni vivendo di attimi rubati. Momenti che non bastano più per viversi e respirarsi mentre la violenza si inasprisce intorno a loro oscurandone ogni orizzonte e prospettiva.
Saranno capaci di svincolarsi e chiudere con il loro passato e con ogni loro azione giusta o sbagliata che essa sia?
Saranno capaci di perdonarsi e ritrovarsi oppure perderanno per sempre la possibilità di amarsi senza sapersi dimenticare?
Scopritelo!

La vita sarebbe stata una sfida da quel momento in poi, ma sapevo che avrei potuto affrontare qualsiasi cosa e che avrei potuto mantenere tutte le promesse di questo mondo.


La copia ARC è stata fornita dall’Autore

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