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Recensione in anteprima “Non dimenticarti di respirare!” – Francesca Da Sacco

Titolo: Non dimenticarti di respirare!
Autore: Francesca Da Sacco
Genere: Graphic Novel, Transgender, Paranormal, Fantasmi, Contemporaneo
Casa Editrice: Awe Edizioni
Prezzo: 22,00€ (solo cartaceo)
Link all’acquisto: Non dimenticarti di respirare!

SINOSSI

Maqui è una ragazza transgender in procinto di cominciare la transizione. Per imparare a conoscere la nuova se stessa, ha deciso di partire per un viaggio all’altro capo del mondo, nell’isola di Chiloé, arcipelago cileno all’altezza della Patagonia Verde. Qui non solo scoprirà la vera Maqui, ma capirà anche che nulla è ciò che sembra e che attorno a lei c’è un universo intero, fatto di creature mitologiche, spiriti di defunti e memorie, che attendono solo di venire scoperte.

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Attratta dai magnifici disegni e dalla penna di Francesca Da Sasso ho letto “Non dimenticarti di respirare!” pubblicato da Awe. Avevo già letto in precedenza alcune delle loro uscite ma mai qualcosa di questa disegnatrice e devo dire che questa storia mi ha stupita in più di un senso.
Mi aspettavo una lettura importante, una di quelle che ti rimane dentro e su cui rifletti per giorni prima di posare definitivamente il libro sul comodino. Mi aspettavo anche disegni particolari, uomini e mostri fusi in un unico mondo originale e diverso. Ho avuto tutto questo ma anche molto di più perché Francesca Da Sacco ci presenta una storia che seppur si adatti perfettamente alle tematiche dei nostri giorni riprende la tradizione e il folklore cileni.
Conosciamo Maqui, una giovane donna transgender che non ha ancora iniziato la transizione. Una donna che va nell’isola di Chiloé alla ricerca di se stessa, di un nome, di un’identità che non riesce ancora ad accettare.

“Noi siamo le nostre esperienze, vero? Per quello io sono paurosa e codarda. Sono vissuta nascosta e rifiutata. Non potendo essere me stessa, non ero nessuno. Ora voglio diventare una persona che piace, che può essere amata così com’è.”

Ogni personaggio l’accompagna in un lungo percorso che vede l’accettazione di se stessi al primo posto. Sono molti i passaggi importanti che mostrano un’evoluzione in Maqui e che danno al lettore un chiaro messaggio.
Dopo aver letto quest’opera ho capito che in ognuno di noi vive una Maqui che ha bisogno di essere accettata e lasciata agire.
Le creature mitologiche, le ricette, i fantastici disegni di mostri e spiriti sono solo alcuni degli aspetti che mi hanno fatta innamorare di “Non dimenticarti di respirare!“.
In particolare una frase mi ha fatta riflettere e ho dovuto rileggerla più volte prima di riuscire ad andare avanti e vedere Maqui con occhi distaccati a sufficienza da poter arrivare all’ultima pagina.

“Il cambiamento deve partire da te, però, non dagli altri.”

Ho avuto bisogno di qualche ora prima di poter scrivere questa recensione, perché leggere la storia di Maqui è stato inaspettato impegnativo e bellissimo.

5

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Recensione “Le tende bianche” – Cecilia Latella

Titolo: Le tende bianche
Autore: Cecilia Latella
Genere: FF, Storico, Graphic Novel
Casa Editrice: Renape
Prezzo: 18,90€ (solo cartaceo)
Link all’acquisto: Le tende bianche

SINOSSI

È il 1796. Napoleone si appresta a entrare in Italia. Virginia è costretta a lasciare le campagne torinesi dove è cresciuta per rifugiarsi a Milano, ospitata dal cugino Giovanni e da sua moglie Luisa. Lontana dal padre impegnato in battaglia, la ragazza viene travolta dalla frenesia di una città in piena crescita, dalle nuove conoscenze e dal debutto in società. La rivoluzione alle porte fa da cornice all’intera vicenda, ma la novità più sconvolgente che la vita le metterà di fronte riguarda il suo io più intimo e la scoperta di un amore tanto inaspettato quanto proibito.

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Siamo a Milano, nel 1796, e Virginia Respighi sta arrivando in città dalla campagna piemontese, per andare a soggiornare a casa di suo cugino Giovanni e sua moglie Luisa, in quanto il tanto amato padre è stato richiamato in guerra per fronteggiare l’avanzata di Napoleone Bonaparte e per lei non è più sicuro rimanere in Piemonte.
Giovanni e Luisa la accolgono con affetto, le mostrano la città e la fanno sentire ben voluta.
Anche se a Virginia manca la natura incontaminata della campagna e il caro padre, si trova bene a casa del cugino, soprattutto con Luisa, che si dimostra sempre di più un’amica e una confidente.
I due la inseriscono in società, la presentano a uomini facoltosi e quando Virginia comincia a essere corteggiata, si rende conto che non potrà mai sposare un uomo e fingere di essere una moglie devota, perché il suo cuore batte per Luisa; ma la donna è sposata a suo cugino… Potrà solo guardarla da lontano o ci sarà una possibilità, per loro?
Non vi svelo altro della trama, in quanto segue un po’ le vicende storiche di quando Napoleone Bonaparte entra a Milano e l’Italia si divide tra i sostenitori degli austriaci e i sostenitori dei francesi; ma quel che posso dirvi è che questa graphic novel interamente a colori è un bel modo di viaggiare per la città e nelle sue vicende, in compagnia di una protagonista che incarna i tempi ma che al contempo si fa valere, mettendo al primo posto i suoi desideri e il suo volere, piuttosto che quello che la società e i parenti si aspettano da lei.
Il disegno di Cecilia Latella mi ha ricordato molto le immagini dei film in costume che narrano vite straordinarie come quella di Jane Austen, quindi è stato affascinante constatare come mi sembrasse quasi di vedere Virginia e Luisa muoversi davanti a un Duomo di Milano ancora in costruzione, al Teatro alla Scala o alla Chiesa di Santa Maria della Passione.
Uno spaccato di vita quasi frivolo, se si considera il contesto storico, ma che ha reso reale quello che è poi scontato: la vita va avanti. Le famiglie evolvono. Nascono amori e muoiono persone. È un ciclo continuo che si rigenera e tra le pagine di questa graphic novel abbiamo modo di attraversarlo tutto.
Avrei preferito un finale leggermente più lungo ed esaustivo, magari con una sorta di “epilogo”, ma nel complesso è stata una lettura davvero piacevole!

4

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Recensione “Shitsuki” – Mary Durante, Manuela Soriani, Zel Carboni e Gabriele Zibordi

Titolo: Shitsuki
Autore: Mary Durante, Manuela Soriani, Zel Carboni e Gabriele Zibordi
Genere: Omegaverse, Illustrato, Graphic Novel
Casa Editrice: Awe Edizioni
Prezzo: 18,00€
Link all’acquisto: Shitsuki

SINOSSI

Dopo un’adolescenza tormentata, Simon ha tutto sotto controllo: una vita agiata da Alpha di prestigio, l’amore per l’arte e nessun legame sentimentale a complicare le cose. Almeno fino a quando non incontra David e tutte le sue certezze crollano.
Come può quell’Omega scardinare ogni sua difesa e conoscere i suoi segreti? E perché il solo pensiero di non poterlo avere gli strazia il petto?
E David… David ha visto Simon prima di conoscerlo e lo ha reso il modello di una sua scultura. A volte ha delle visioni che forse sono ricordi, ha il terrore di perdere se stesso in una mente danneggiata e sa di non essere un bravo Omega per Alister, l’Alpha a cui suo padre lo ha ceduto, ma non può fare a meno di sognare e desiderare il suo angelo sconosciuto.
In un cupo futuro dove gli Alpha comandano e gli Omega stanno facendo i primi passi verso l’emancipazione, due uomini dovranno rischiare ogni cosa per trovare la verità.

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“Ti donerò le mie ali e insieme voleremo nell’infinito degli amanti.”

Aspettavo di poter leggere la storia di David e Simon dal momento in cui è stato annunciato. Mi intrigava l’idea di un mix tra libro illustrato e romanzo, ma ancora di più l’idea di vedere la penna di Mary Durante unirsi con i disegni di Manuela Soriani e Zel Carboni. Ho sempre seguito le pubblicazioni di tutti loro e poterli vedere in un’unica storia mi ha emozionata e incuriosita moltissimo.
David e Simon sono due personaggi che ho trovato perfetti per essere descritti da Mary Durante. Seppur non siano nati da lei, il suo stile ha saputo rappresentarli al meglio e con maestria. Ho notato una differenza con i suoi personaggi, forse perché sono una persona davvero molto attenta ai dettagli, ma nonostante questo mi è piaciuto molto il modo in cui è riuscita a fare suo qualcosa che era stato pensato e immaginato da altri. Non credo sia stato facile metterli su carta, ma non avevo alcun dubbio che il risultato sarebbe stato comunque eccezionale.
Le illustrazioni di Manuela Soriani e Zel Carboni hanno dato un tocco in più alla storia. Sapere che l’idea è nata dai due illustratori probabilmente mi ha influenzata, ma i loro disegni sono riusciti a creare un equilibrio con le poche descrizioni del testo. Malgrado io abbia notato un certo distacco tra i diversi tipi di narrazione, ho visto quanto impegno e attenzione siano stati donati ai protagonisti e alla loro storia.

“Sì.” Al suo sguardo interrogativo, David gli sorrise di nuovo, una splendida piega delle labbra che gli illuminava l’intero viso. “Mi piace essere tuo.”

La storia di David e Simon è una storia importante, di quelle che rimangono impresse. Nonostante non ci sia l’introspezione che ho sempre apprezzato nei libri di Mary Durante, ho amato tutti i personaggi e, inaspettatamente, Alister è stato quello che tra tutti ho preferito. Non mi aspettavo che un personaggio secondario, seppur molto importante, potesse colpirmi più dei protagonisti stessi. Mi ha sorpresa vedere come, con il passare del tempo, più leggevo di lui e più riflettevo su quanto il suo personaggio mi fosse rimasto in mente.
Spero in futuro ci saranno altre opere di questo tipo, perché vedere lavorare insieme autori così diversi eppure talentuosi è una boccata d’aria fresca.

4

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Recensione “Frida Kahlo. Operetta amorale a fumetti” – Vanna Vinci

Titolo: Frida Kahlo. Operetta amorale a fumetti
Autore: Vanna Vinci
Genere: Graphic Novel, Storico, Biografia, FF, Disabilità
Casa Editrice: 24 Ore Cultura
Prezzo: 24,00€ (solo cartaceo)
Link all’acquisto: Frida Kahlo. Operetta amorale a fumetti

SINOSSI

Un best seller da 20.000 copie vendute in tutto il mondo. Una nuova edizione aggiornata e arricchita con illustrazioni e testi inediti raccolta in un packaging prezioso. Un dialogo a fumetti per ricomporre l’arte, la vita e i sentimenti di Frida Kahlo: l’infanzia, l’incidente, il leggendario matrimonio con Diego Rivera, la scoperta della passione per una pittura trasformata in specchio dell’interiorità. Un dialogo a due voci, tra Frida Kahlo e la Morte, compagne vicinissime.

Slanif2

Questa biografia a fumetti di Vanna Vinci, ci racconta tutta la vita di Frida Kahlo, pittrice messicana tra le più conosciute al mondo, con una storia avvincente e piena di dolori.
Frida, infatti, ha subìto incidenti, malattie, ripetuti aborti e infiniti dolori.
Una biografia che ci racconta tutte le tappe fondamentali della sua vita, così come il suo spirito indomito e ribelle, in una conversazione tra Frida e la Dea Muerte, che la accompagna piano piano verso la sua fine.
Un espediente narrativo intelligente e pieno di tradizione, in quanto per i messicani il culto dei morti è un qualcosa di profondamente sentito e che fa sì che la comunità si avvicini e omaggi. E questo è, in fondo, quest’opera: un omaggio alla vita straordinaria di una pittrice che ha abbracciato tutto, della vita; che ha rincorso i suoi sogni e si è guardata dentro giorno dopo giorno, cercando di sopravvivere al suo dolore e alle sue angosce.
Frida era così libera che ha esplorato anche il totale della sua sessualità, senza imporsi paletti o limiti, amando uomini e donne senza distinzione, benché il suo cuore appartenesse sempre e solo al suo amato Diego Rivera, di tanti anni più vecchio e col vizio dell’infedeltà.
Frida era un’anima indomita e complessa, che ha saputo rendere straordinaria la sua vita nonostante le tante privazioni e il suo stesso corpo che le ha remato contro ancora e ancora, senza sosta, causandole infiniti dolori fisici e, ancor di più, emotivi.
Una solitudine e sofferenza che Frida ha cercato di lenire con l’abbraccio di chiunque fosse disposto a farla sentire speciale, con i baci dolci dei suoi amanti e delle sue amanti, con l’intimità che ha esplorato in ogni sua sfaccettatura sin dalla più tenera età.
Un libro che è sicuramente un modo avvincente per approcciarsi alla vita di Frida Kahlo qualora non la si conoscesse o, in generale, la si volesse approfondire.

4
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Recensione in anteprima “Midnight Radio” – Iolanda Zanfardino

Titolo: Midnight Radio
Autore: Iolanda Zanfardino
Genere: Graphic Novel, FF, Transgender, Contemporaneo
Casa Editrice: Renape
Prezzo: 22,90€
Link all’acquisto: Midnight Radio

SINOSSI

A San Francisco, quattro persone diverse cercano sollievo dalle frustrazioni quotidiane ascoltando una trasmissione radio notturna, le cui frequenze vengono improvvisamente hackerate da qualcuno che ha un messaggio da consegnare al mondo intero.
La passione e la sincerità di questo messaggio danno una brusca sterzata alle loro vite, portandole verso nuove direzioni drammatiche e coraggiose…

Un racconto intrigante nel quale si intersecano quattro vite che vengono risvegliate dal sonnambulismo quotidiano in un labirinto di questioni sociali: diritti LGBT+, razzismo, dipendenza dai social network e il dilemma tra sistemarsi e seguire i propri sogni.
Midnight Radio è una storia per coloro che si rifiutano di arrendersi e per coloro che desiderano essere una goccia di colore sulla grigia tela della propria realtà.

Slanif2

Questa graphic novel è la storia di quattro personaggi che non si incontrano mai ma che influenzano la vita gli uni degli altri. È soprattutto uno di loro a farlo e lo si scoprirà solo alla fine, anche se ammetto che qualche dubbio a un certo punto mi è venuto.
Tutto gira intorno a due fattori: una voce sconosciuta alla Radio che invita tutti ad avere coraggio e alle proteste per l’omicidio di un gruppo di adolescenti in un locale LGBTQ+ a causa di un attentato terroristico, che ha condizionato e condiziona la vita dei nostri ragazzi, a volte direttamente e a volte no. I personaggi presentati sono Mike, Joanne, Seika e Steph, e ognuno di loro ha la propria storia.
Mike (delineato dalle tavole di colore verde) è un tecnico informatico con una madre asfissiante e un futuro che gli pare senza sbocchi. La sua storia, intitolata “Woodpecker”, è un percorso per lui dall’uscire dalla monotonia quotidiana e inseguire il sogno che aveva da ragazzo, cosicché possa finalmente fare ciò che davvero vuole ed essere felice.
Joanne (delineata dalle tavole di colore rosso) è una cameriera con la passione per la musica. La sua storia, intitolata “Inner Pulse”, ci racconta la sua sofferenza nel non essere accettata come lesbica dalla famiglia d’origine e dal terrore scaturito dall’attentato, che l’ha allontanata da tutto quello che ama e che la fa sentire al sicuro. Dovrà affrontare le sue paure per ritrovare la strada di casa.
Seika (delineata dalle tavole di colore blu) è una ragazza giapponese con il vizio di rubacchiare nei negozi, ecco perché si trova invischiata a fare da esca per la polizia per far sì che il suo Visto non venga revocato. La sua storia, intitolata “Robin Hood”, corre sul filo del rasoio tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Non voglio spoilerarvi nulla, ma il nome della sua storia dovrebbe far intuire abbastanza di cosa si parla.
Steph (delineato dalle tavole di colore giallo) è un ragazzo afroamericano molto piacente con un popolare profilo social che però… ha smesso di parlare, anche con la sua famiglia. La sua storia, intitolata “Insta_King”, è la narrazione della vita di un ragazzo schiacciato dalla paura per la sorte della sua sorellina che solo quando trova il coraggio di affrontare tutto scoprirà di non essere solo e che, la sua migliore amica Ruth, che un tempo era il suo amichetto d’infanzia, è lì pronta per lui in qualsiasi momento.

Ascoltate. Per favore, ascoltate. E guardatevi, adesso: è questo quello che siete davvero? Volete davvero lasciare che qualcosa che non siete voi prenda le decisioni della vostra vita? Che vi rubi dei momenti, valutando ogni scelta sulla base dell’approvazione altrui? Mentre voi, rannicchiati nell’oscurità della vostra mente e perennemente insoddisfatti, restate nascosti in un guscio di cinismo. Odiate il vostro lavoro, le persone che avete intorno. I risultati per i quali non avete lottato. Ne vale davvero la pena? Il mondo è là fuori, con tutte le sue onde di emozioni e le sue possibilità infinite. A un solo rischio di distanza.

Quattro storie. Quattro vite. Quattro frangenti diversi ma al contempo comuni, fatti della sofferenza di una vita complicata che a volte rimane sulla superfice e che noi stessi abbiamo paura di affrontare e scavare, perché non sempre siamo pronti per le risposte che vi troviamo.
Una storia che parla di diritti personali ma anche di quelli di intere comunità, di amore e coraggio e, in generale, della forza di essere se stessi e affrontare le difficoltà della vita consapevoli che c’è sempre almeno una persona pronta a sostenerci in ogni circostanza.

È più facile fingere la felicità invece che combattere per ottenerla?

Non conoscevo questa fumettista, ma devo dire che ho davvero apprezzato questo suo lavoro, sia per la storia che ha creato, sia per i disegni che sono molto belli ed espressivi. Anche la scelta del cambio colore delle tavole è un modo semplice ma efficace per far capire subito al lettore di chi si sta parlando.
Una graphic novel molto ben fatta e ben costruita che ho letto con estremo piacere. Consigliata!

4

La copia ARC è stata fornita dalla Casa Editrice

Pubblicato in: bao publishing, recensioni

Recensione “La vergine del bordello” – Hubert & Kerascoët

Titolo: La vergine del bordello
Autore: Hubert & Kerascoët
Genere: Graphic Novel, Storico, Suspense
Casa Editrice: Bao Publishing
Prezzo: 10,99€
Link all’acquisto: La vergine del bordello

SINOSSI

Hubert e Kerascoët, che i lettori BAO già conoscono per quel gioiello che è Bellezza, nel 2006 hanno raccontato la storia di Bianca, giovane senza arte né parte che, nella Parigi del 1930, finisce a vivere in una casa di piacere per altolocati e facoltosi clienti e, rifiutando di prostituirsi, finisce per diventare la presenza più anomala e apprezzata di quel luogo. Tra giallo in costume e presa di coscienza di sé, tra aristocrazia e modernità, questo libro intenso e ingegnoso è una prova in più dell’incredibile talento narrativo del compianto Hubert, capace di prendere i topos narrativi più abusati e di farne il perno per una riflessione assolutamente inedita.

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Bianca è una giovane donna della Parigi degli anni ’30 che assiste alla morte dell’amata sorella per mano di un feroce assassino che sta gettando il panico tra i cittadini. Il problema è che nessuno le crede e, quando viene cacciata dalla casa in cui lavorava come domestica, Bianca si ritrova (per una serie di eventi che non vi anticipo) a lavorare in un bordello.
Non appena arriva, è chiaro a tutti che Bianca è vergine e, sfruttando la cosa a loro vantaggio, i proprietari fanno sì che lei venga desiderata per questa sua particolarità e che, sempre per questo, venga richiesta solo dai clienti più fedeli.
Assistiamo dunque alla vita di Bianca nel bordello, con tutti i suoi malintesi, i suoi malignamenti e le invidie. Il modo tenace con lui la ragazza cerca di sopravvivere e di non perdere se stessa mentre cerca di trovare giustizia per la sua amata sorella.
Infatti, proprio tramite la sua vita al bordello, la nostra protagonista avrà modo di fare tre cose: la prima è indagare su colui che ha ucciso sua sorella; la seconda è farsi una cara amica che però si rivelerà tutt’altro; la terza è trovarsi un fidanzato che, sulla carta, pare assolutamente perfetto e che, nella realtà, lo è solo in parte.
Sembra tutto molto bello e pieno di speranza, ma la verità è che niente è come sembra e niente andrà come aveva immaginato. Quelle che dovevano essere delle bellezze per la sua vita, si tramutano in orrori e quando l’uomo di cui è innamorata si rivela essere completamente diverso da ciò che immaginava, il suo cuore infranto la renderà piena di collera e rabbia, disposta a tutto per ottenere giustizia per se stessa e sua sorella.
Una storia, questa, degna della penna di Hubert, compianto autore di cui ho letto tutto quello che è stato tradotto con un piacere incredibile, in quanto i suoi testi sono sempre pieni di bellezza e orrore in egual misura, mostrando quanto i suoi personaggi siano pieni di luci e ombre.
Hubert ha anche la capacità di inserire tematiche queer in ogni suo testo e, anche in questo caso, troviamo la cosa in una figura vicinissima a quella di Bianca, che non vi spoilero per non togliervi la suspanse, ma che darà il via a tutti i meccanismi e i rancori che la ragazza accumulerà e la porteranno al suo finale travagliato. La tematica, seppur non tocca personalmente Bianca, è così centrale della sua vita e dell’idea che si farà della vita che può avere, che condizionerà ogni granello della sua esistenza.
Una graphic novel che è un vero gioiello e che non potevo di certo lasciarmi scappare. Assolutamente consigliata!

4.5
Pubblicato in: recensioni, self publishing

Recensione “Lemnisca” – Dany & Dany

Titolo: Lemnisca
Autore: Dany & Dany
Genere: Graphic Novel, Paranormal, Vampiri
Casa Editrice: Self Publisher
Prezzo: Fuori catalogo
Link all’acquisto: Fuori catalogo

SINOSSI

Da quando sono comparsi i primi mutanti, mezzi uomini e mezzi vampiri immuni alla luce del sole, le creature della notte si sono divise. Da una parte c’è l’Ordine, che studia i mutanti, dall’altra ci sono gli altri vampiri, che li vogliono eliminare.
Kael ed Elsa sono due vampiri dell’Ordine, che hanno scoperto il diario di Aidan, giovane mutante ucciso nel 1862. I due lo esumano dalla tomba. Dopo 140 anni Aidan è completamente disidratato e rinsecchito, ma è cresciuto ed è ancora vivo. Elsa tenta di ucciderlo, rivelandosi nemica dell’Ordine, ma viene fermata da Kael e morsa da Aidan, che riacquista così le sue forze. Per Kael e Aidan, insieme al capo Sofia, inizia una vita da fuggitivi.

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Dalla Provenza del 1348 alla Praga del 2003, questa graphic novel narra le vicende di una famiglia di Vampiri che più volte hanno mostrato la loro presenza senza però mai veramente esporsi, lasciando briciole di pane qua e là.
Peccato che queste mosse avventate non siano passate inosservate a un gruppo di ricercatori che sta facendo di tutto per dimostrarne l’esistenza. Primo fra tutti a voler scoprire cosa nascondono veramente tutte quelle storie, c’è Kael, che con l’ausilio della collega e occasionale amante Elsa, parte alla volte della Provenza per scoprire qual è davvero la storia della famiglia di Vampiri, ma soprattutto del ragazzino di cui si hanno testimonianze dirette tramite diario scritto.
Sarà lì che conoscerà Aidan, suddetto bambino che bambino non è ormai più, in un modo del tutto insolito e grottesco, scoprendo lati di sé tutti nuovi e abbattendo pregiudizi e differenze.
Una storia, dunque, che si dipana nel tempo e che affonda le radici nell’immaginario oscuro delle persone, che però in questa realtà alternativa immaginario non è.
Una graphic novel ben fatta, come tutte quelle di Dany & Dany, con una storia che funziona per la maggior parte, anche se alcune cose mi sono sembrate “un po’ troppo” e io le avrei personalmente eliminate o sfoltite, concentrandomi più su altri aspetti che reputo più importanti.
Ciò non toglie che sia una storia molto piacevole che consiglio assolutamente di leggere a tutti quelli che amano il genere e queste due talentuose autrici italiane.

4
Pubblicato in: il castoro, recensioni

Recensione “Primo amore” – Kevin Panetta & Savanna Ganucheau

Titolo: Primo amore
Autore: Kevin Panetta & Savanna Ganucheau
Serie: Bloom #1
Genere: Graphic Novel, Contemporaneo
Casa Editrice: Il Castoro
Prezzo: 18,00€ (solo cartaceo)
Link all’acquisto: Primo amore

SINOSSI

L’amore sboccia piano! Ora che il liceo è finito, Ari non vede l’ora di trasferirsi nella grande città con la sua band e vivere di musica. Deve solo riuscire a convincere suo padre, che invece vorrebbe che continuasse a lavorare con lui nella pasticceria di famiglia. Ari da bambino amava aiutare il padre, ma adesso non riesce a immaginare una vita sprecata tra lievito e impasti. Decide allora di trovare un sostituto e, tra i tanti assurdi candidati che si presentano, incontra Hector, un ragazzo che ama cucinare tanto quanto Ari vuole scappare. Fianco a fianco in cucina i due si avvicinano e si conoscono meglio, e l’amore è pronto a sbocciare… sempre che Ari non rovini tutto!

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Aristotele “Ari” Kyrkos, di origini greche, ha da poco finito il liceo e vorrebbe fare il musicista, trasferendosi a Baltimora con la sua band, formata dai suoi amici. Nel mentre, però, lavora nel forno di famiglia, seppur di malavoglia.
I genitori sono intenzionati a non farlo andare da nessuna parte, quindi Ari decide di mettere un annuncio per trovare qualcuno che prenda il suo posto al forno. A quell’annuncio, risponde Hector Galeai, un samoano cresciuto in Alabama, con una passione incredibile per la cucina.
Ari è un adolescente in piena crisi. Non è soddisfatto della sua vita, ma non sa nemmeno con certezza cosa vuole. Di sicuro, non vuole lavorare nel forno dei suoi genitori, quindi è ben felice di istruire Hector a prendere il suo posto.
Sarà proprio quella prossimità e il fatto che i ragazzi hanno un’età simile, a far sì che prima diventino amici e poi qualcosa di più…

«Non cercare di essere quel che pensi di dover essere. Sii quello che ami.»

Ho sentito parlare tantissimo di questa graphic novel e, complici anche i disegni carini e sui toni del blu (che è uno dei miei colori preferiti),  pochi giorni dopo la sua uscita l’ho acquistata piena di entusiasmo.
Purtroppo, suddetto entusiasmo si è spento abbastanza in fretta, perché più andavo avanti a leggere, più trovavo il personaggio di Ari a dir poco irritante.
Ho letto tantissimi libri e graphic novel, nel corso della mia vita, e ho trovato tantissimi personaggi che non erano esattamente nelle mie corde, ma un personaggio come quello di Ari è stato davvero difficile da digerire. Mi ha ricordato fin troppo i ragazzi di oggi, che pretendono di avere tutto ma non fanno nessuno sforzo per ottenerlo; che si lamentano costantemente di questo e quello ma che poi rimangono a guardare il soffitto invece di trovare una soluzione. Un personaggio egoista, lagnoso e tutt’altro che gentile col prossimo. Completamente incentrato su se stesso e sul fare l’incompreso.
Certo, anche la famiglia ha la sua bella dose di colpe: pretendono che lui lavori al forno, senza considerare che non vuole farlo, pretendendo che dia loro una mano quando è chiaramente infelice di farlo. Lo fanno sentire in obbligo e questo di certo non aiuta Ari a essere meno scontroso e di malumore. Tuttavia, non è nemmeno giustificabile il modo in cui si comporta, perché davvero non fa altro che dire che questo o quello non è ciò che vuole, ma non muove un dito per cambiare le cose. Si lascia trascinare dalla corrente, come se fosse la vittima sacrificale della situazione.
Per quanto riguarda Hector, invece, lo conosciamo poco. Sembra un ragazzo solare, gentile, amante della cucina, ma non sappiamo molto altro, su di lui. Rimane un po’ nebuloso, come personaggio, seppur da quel poco che ho visto io l’abbia decisamente apprezzato ben più rispetto ad Ari.
Insomma, una storia che, di per sé, è anche carina e ben sviluppata, ma che non mi ha convinta a causa del suo protagonista, che non sono proprio riuscita a farmi piacere.
Esistendo un secondo volume in uscita nel 2023 in lingua originale, spero vivamente che io possa rivalutare il personaggio di Ari in quel frangente, perché al momento non è stato proprio in grado di essere di mio gusto.

3.5
Pubblicato in: recensioni, tunué

Recensione “Magic Fish. Le storie del Pesce Magico” – Trung Le Nguyen

Titolo: Magic Fish. Le storie del Pesce Magico
Autore: Trung Le Nguyen
Genere: Graphic Novel, Fantasy, Retelling, Royal, FF, MM
Casa Editrice: Tunuè
Prezzo: 18,90€ (solo cartaceo)
Link all’acquisto: Magic Fish. Le storie del Pesce Magico

SINOSSI

Tiến ama leggere i libri che prende in prestito nella biblioteca locale, anche se sa che la vita non è come nelle favole. Già è difficile per un ragazzo comunicare con i propri genitori, ma nel suo caso ancora di più dato che parlano due lingue diverse.
Come può spiegar loro ciò che sta vivendo? 

Slanif2

Tiến è un tredicenne di origini vietnamite, anche se non è mai stato in Vietnam in tutta la sua vita. I suoi genitori, infatti, sono fuggiti dal paese ben prima che lui nascesse e nei suoi tredici anni di vita non ha mai visitato il paese d’origine della sua famiglia, senza avere così la possibilità di incontrare la nonna e la zia, che ancora vivono lì.
Sua madre, con cui ha un legame molto stretto, continua a parlargli in vietnamita, ma lui non si sente molto legato a quelle tradizioni, percependole lontane da lui.
Ad aiutarlo a comprendere maggiormente cosa vuole insegnargli sua madre, ci pensano i libri di favole, che Tiến ama leggere a voce alta con sua mamma, nelle rivisitazione vietnamite di favole classiche che tutti noi conosciamo.
Tra quelle storie, Tiến scopre un po’ della sua cultura, ma anche di se stesso.
Il ragazzo, infatti, è gay, ma non ha il coraggio di dirlo alla sua famiglia. I suoi genitori lo amano, ma… Come la prenderanno, quando farà coming out? Ha letto in molti libri e riviste che tanti genitori allontanano i figli e li cacciano di casa, e lui non è disposto a separarsi dalla sua famiglia, nemmeno se questo comporta il doversi tentennare nel dire la verità.
A supportarlo ci sono i suoi amici Claire e Julian (per cui ha una cotta non ricambiata), che gli vogliono bene e lo sostengono a ogni occasione.
Quando però la scuola (e un’insegnante omofoba) si metteranno in mezzo, le difficoltà delle Principesse nelle favole sembreranno molto più reali di quanto aveva immaginato all’inizio…

La gioia è una cosa preziosa… e le cose preziose sono poche. Così impariamo ad aggrapparci a esse. Le teniamo vicine. E a volte quelle cose preziose trovano il modo per tornare da noi.

Ho sentito parlare tantissimo di questa graphic novel e, complice un disegno gradevole che mi ha ricordato molto alcuni dei manga e anime della mia infanzia per il tratto morbido e i capelli fluenti delle protagoniste, non potevo esimermi dal leggerla e apprezzarla.
Mi sono ritrovata di fronte a una lettura completamente diversa da quella che mi aspettavo, ma non per questo  meno gradevole, anzi. In un mix di contemporaneità e fantasia, l’autore ci racconta la vita di Tiến, ma anche quella della sua famiglia, specialmente quella della madre, che ha dovuto fare tanti sacrifici affinché lui potesse avere una vita serena e lontana dalle difficoltà.
L’intreccio di storia e favola – suddiviso grazie ai colori: rosa per il presente, giallo per il passato e blu per le fiabe – è ben congeniato, strutturato in maniera vincente e capace di regalare un mix altalenante di emozioni. Tiến è dolce, poco più che un bambino, ma capace di comprendere il mondo che si trova all’interno delle favole, che all’apparenza sembrano così semplici e che invece sono spesso narratrici di gesti estremi e amori tormentati.
Un’opera poetica, raffinata, adatta davvero a chiunque, soprattutto a ragazz* giovani che hanno bisogno di supporto e comprensione. Assolutamente consigliata!

4

La copia ARC è stata fornita dalla Casa Editrice

Pubblicato in: recensioni, renape

Recensione “L’importante è finire” – Flavia Biondi

Titolo: L’importante è finire
Autore: Flavia Biondi
Genere: Graphic Novel, Contemporaneo, FF
Casa Editrice: Renape
Prezzo: 12,90€ (solo cartaceo)
Link all’acquisto: L’importante è finire

SINOSSI

Diana ed Edo sono una coppia in crisi. Lei è ormai distante e lui non sa più dove sia finita la ragazza con cui condivideva tutto. La distanza tra i due, però, non è semplice disamore, ma la rinnovata consapevolezza di Diana che lentamente sta venendo a galla e che la sta spingendo verso un nuovo amore… che potrebbe essere, come Edo sospetta, una donna. La storia, intimista e reale, si fonda alle note delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e spinge i personaggi a guardarsi dentro ed a capire chi realmente sono e cosa vogliono dalla vita.

Il primo libro mai scritto e disegnato da Flavia Biondi. Ristampato in una nuova edizione, copertina inedita con effetti UV sulla parte bianca, nuova cura grafica e nuova introduzione dell’autrice.

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Diana ed Edoardo stanno insieme da otto anni e convivono da un bel po’. Si sono conosciuti alla Scuola d’Arte e se Edo ha mollato e trovato un lavoro come tatuatore, Diana è invece in continuo cambiamento e ancora insegue il sogno di fare l’illustratrice.
Edo è felice per lei, ma anche preoccupato, perché ultimamente Diana è distante, lontana emotivamente e non ha più nessun desiderio nemmeno di abbracciarlo o di fare l’amore.
I suoi timori sembrano prendere forma quando Diana si presenta al suo studio di tatuaggi con la testa quasi completamente rasata.
Le tensioni aumentano, i silenzi diventano carichi di significati e rancore; fino a quando alla fine Diana non ammetterà la verità: ha tradito Edo con una donna e non può più tornare indietro.

“Mi fai sentire come un adolescente imbranato, mi sento attratta da te, ma non so come avvicinarti.”
“Forse è così che si sente un uomo davanti a una donna.”
“O forse è così che si sente Diana davanti a Irene”

Avevo già avuto modo di confrontarmi con il lavoro di Flavia Biondi in “Le Maldicenze” e “La Generazione“, apprezzandoli molto. Questo si vede che è più acerbo, soprattutto nel disegno, ma l’intensità della storia narrata non muta e con poche frasi chiave sa raccontare una profondità di sentimenti incredibile.
In questa graphic novel, l’autrice ci racconta la lotta interiore di Diana sul comprendere e accettare quello che è. Sulla paura di essere diversa da quel che immaginava, di perdere le sicurezze acquisite nel tempo; ma al contempo la volontà di smetterla di rimanere ferma e ancorata alle sue convinzioni, dove è chiaro che non è felice. È come una corsa a ostacoli, ma con la determinazione di voler arrivare al traguardo, qualunque sia la difficoltà che si dovrà affrontare.

“Tu sei la chiave di una porta che non so se voglio aprire.”

Si dà molta importanza anche ai sentimenti di Edo, che rispecchia tutta quella parte di popolazione che sembra cambiare opinione su qualcuno quando scoprono che quel qualcuno è omosessuale. La cosa su cui si concentra, infatti, non è il perché Diana l’ha tradito, ma con chi. Dovrà farsi un grosso esame di coscienza e avere un confronto con un uomo gay per capire che etero, gay, lesbiche, transessuali e qualsiasi altra sfumatura dell’arcobaleno… Non cambia nulla. Siamo tutti parte dello stesso cielo, senza distinzioni.
Una storia che è semplice, ma al contempo a tratti profonda, con un linguaggio lineare e una narrazione senza scossoni particolari. Con questo mix di contraddizioni che sembrano amalgamarsi alla perfezione, Flavia Biondi sa regalare una perla di accettazione e sentimenti che tutti dovremmo analizzare nel nostro intimo, per comprendere fino in fondo chi siamo davvero.

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La copia ARC è stata fornita dalla Casa Editrice