Titolo: Pride
Autore: R. J. Scott
Serie: Papà Single #6
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Self Publisher
Prezzo: 5,49€
Link all’acquisto: Pride
SINOSSI
Un’intesa infuocata tra due papà single provenienti da mondi opposti è irta di segreti e bugie: un lieto fine sembra impossibile, a meno che non decidano di correre un rischio per amore.
Salvato molto tempo addietro da un uomo che ha visto in lui un diamante grezzo, Logan è un padre single e il proprietario della Redcars Automotive, che fa da rifugio a un gruppo di sbandati. Con la custodia di sua figlia sotto esame, la sua esistenza viene stravolta quando un giornalista in cerca di una storia si intrufola nella sua vita senza che lui se ne accorga. Logan vuole che Gray sia solo l’avventura di un momento ma, quando condividere i segreti del suo passato non convince il giornalista ad andarsene, cos’altro può fare?
Dopo essersi colpevolizzato per non aver colto i segnali che suo figlio fosse malato, Gray sente che Ben sarà più al sicuro con la sua ex moglie e il nuovo marito di lei, un pediatra. Con il cuore appesantito dal senso di colpa e il suo studio di documentari che non riesce a trovare una storia, l’uomo è in cerca di una scintilla che rimetta la sua vita sui binari giusti. Quando una serie di tentati incendi dolosi lo attira a Los Angeles, incontra il riservato, sfregiato e tatuato Logan, che gli fa un’offerta che Gray sa che dovrebbe rifiutare.
Chi mi conosce bene sa che non amo molto le storie con bambini di mezzo, eppure questa serie mi è piaciuta molto.
Non sapevo ci fosse ancora un libro e come sempre non me lo sono fatta sfuggire!
Stavolta i papà single sono addirittura due, con il doppio dei problemi da risolvere.
Forse la trama non è originalissima, ma i due protagonisti mi sono piaciuti molto nelle loro insicurezze e nel loro non ammettere di essere due testoni!
Pur essendo molto diversi, Logan con un passato molto burrascoso dentro e fuori da riformatorio e carcere, Gray cresciuto in una famiglia tranquilla in un piccolo paese di provincia, i due hanno avuto entrambi un figlio in maniera precipitosa e non programmata.
Forse non erano pronti ad essere padri, forse hanno preso decisioni sbagliate, ma sta di fatto che poi si sono rivelati padri amorevoli e pronti a sacrificare tutto per il bene dei loro figli.
Tra i due forse Logan è quello che se l’è vista più brutta, soprattutto ora che stanno tentando di portagli via l’attività, la casa e la sua adorata bambina, ma non è mai una gara a chi sta peggio. Anzi Logan e Gray possono fare davvero tanto se il primo non giungesse sempre alle conclusioni affrettate e avesse più fiducia in se stesso, e se Gray credesse di più in sé come padre, oltre che come ottimo giornalista.
Tutti e due si danno colpe che non hanno e solo trovandosi di fronte l’uno all’altro riescono a capire che non sono così male come credono di essere e che insieme potrebbero davvero fare la differenza se solo si fidassero di più.
Gray è letteralmente affascinato da Logan e non solo per il suo aspetto da bad boy; in lui ha visto da subito oltre il suo atteggiamento e ora che ha “annusato” la storia non può che scavare per arrivare alla verità:
“Desideravo a tutti i costi conoscere i retroscena del mondo di Logan e non sapevo il perché. Era chiaro che Logan facesse parte della storia che ero venuto a raccontare, data la paura che aveva esternato riguardo a Tudor: un terrore che andava ben oltre una superficiale preoccupazione e sfociava nel rispetto, forse persino nell’affetto.”
Logan sa di essere di più di quello che il suo aspetto mostra, ma fino ad ora nessuno di è fermato a guardare oltre la sua cicatrice e i suoi tatuaggi; si è costruito una famiglia con Tudor e i ragazzi dell’officina – Enzo, muscoloso e sempre accigliato; Jamie e Rio indivisibili e solidali; Robbie che ancora non ha svelato il suo passato, e ovviamente a far bilanciare il tutto c’è la sua piccola Cassy che lo tiene ancorato. Vorrebbe tanto qualcuno che lo guardasse e vedesse davvero, ma quando di imbatte in Gray, che sta davvero guardando oltre il suo aspetto, non fa altro che mettergli i bastoni fra le ruote e scappare da lui:
“Gray mi guardò e il sorriso gli raggiunse gli occhi verdi… Vedeva davvero del buono in me? O forse voleva solo un altro assaggio di quello che aveva già avuto. Gray mi incasinava la testa. Non mi piacevano i casini. Mi distruggevano.”
Le porte in faccia fano sempre male, in qualsiasi circostanza; Gray non molla mai, in qualsiasi impresa, da bravo giornalista investigativo quale è, forse si è arreso solo con Ben perché non si sente in grado di provvedere al meglio al bene del figlio. Con Logan ha fatto di tutto per fargli capire che si è innamorato di lui, ma sta perdendo davvero le speranze:
“«Non sono capace di essere nient’altro che un uomo distrutto,» sussurrò, e poi inspirò in modo brusco. Avrei giurato che non aveva mai avuto intenzione di pronunciare quelle parole.”
Chissà se la sua costanza alla fine verrà premiata?
Il libro è davvero molto carino e i continui battibecchi di Logan con tutti i personaggi secondari smorza un po’ la tensione per i guai che si stanno abbattendo sulla sua comunità.
Gray e Logan sono ben delineati, ma anche Enzo e Robbie mi hanno incuriosito parecchio e non vedo l’ora di leggere di più su di loro!
L’unico appunto che posso fare è che la parte investigativa è stata un po’ tralasciata: si giunge troppo in fretta al mandante, o meglio, poteva essere sviluppata in maniera diversa per non renderla così prevedibile.
Sin dalle prime battute ho capito chi c’era dietro agli “incidenti” che colpiscono la comunità di Logan e chi era invischiato.
Parlo ovviamente sempre a gusto personale e l’unica risposta che mi sono data è che forse questa parte della storia è stata accantonata perché l’autrice ha voluto focalizzarsi di più sulla storia d’amore tra Logan e Gray che sul resto. Il libro è comuque molto godibile.
La copia ARC è stata fornita dall’Autrice