
Titolo: Arance d’inverno
Autore: Marie Sexton
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Prezzo: 5,99€
Link all’acquisto: Arance d’inverno
SINOSSI
Ex baby star ed ex idolo delle ragazzine, Jason Walker è un ricalcitrante interprete di film di serie B, stanco di una carriera in declino. Così lascia Hollywood per l’Idaho settentrionale. Via dalla stampa, dai drammi di Los Angeles e dal migliore amico di cui è segretamente innamorato da anni.
Nella sua nuova vita c’è un unico problema: uno strano giovane, che solo Jason riesce a vedere, infesta la sua dependance. Benjamin Ward però non è un fantasma. È un uomo sospeso fuori dal tempo, intrappolato fin dai tempi dalla Guerra Civile in una magica prigione dalla quale può soltanto osservare le vite di quelli che lo circondano. Inoltre è dolce, divertente, carino da morire e va matto per i dozzinali show anni ’80. Ed è elettrizzato dall’idea di avere finalmente qualcuno con cui parlare.
Molto presto però, Jason scopre che passare tutto il proprio tempo con un uomo che nessun altro può vedere, né sentire presenta i suoi problemi: soprattutto quando i tabloid lo rintracciano e lo mettono in prima pagina. Lo sceriffo del posto pensa che Jason si droghi e il suo migliore amico che sia pazzo. Ma Jason sa di non avere perso la ragione. È una sfortuna che non possa dire lo stesso del proprio cuore.

Marie Sexton è stata la prima autrice MM di cui ho letto un’opera. “Promesse”, il primo della sua serie, è stato il libro che mi ha fatto amare le storie d’amore tra due uomini. È proprio per questo che, inizialmente, ero esitante riguardo questa lettura. Ad un primo sguardo, la cover ed il titolo non mi avevano colpita particolarmente, eppure, ora che conosco la storia, posso affermare con certezza che non potevano essere più perfetti di così.
Jason Walker si trasferisce nell’Idaho, stanco della sua carriera di attore di serie B e dei paparazzi che non lo lasciano mai solo. La sua nuova casa, immersa nel verde e più grande di quanto a lui serva in realtà, diviene un rifugio. Dylan, il suo migliore amico, e Natalie, la sua agente, sono le sole persone con cui è ancora in contatto. In un primo momento l’isolamento è rilassante, anche se Jason è costretto ad allontanarsi da Dylan, l’uomo di cui è innamorato da sempre. Quando, però, scopre un intruso nella sua dependance, il terrore che i giornalisti lo abbiano seguito di nuovo lo destabilizza. Un ragazzo si nasconde nella sua proprietà, ma nessuno oltre lui può vederlo.
Continuava a fissare terrorizzato e incredulo il ragazzo che adesso se ne stava sulla soglia della dependance. Era come Jason lo aveva visto alla finestra: giovane, magro e pallido, con la pelle quasi trasparente. No. Non quasi. Letteralmente trasparente.
Quel giovane è in realtà un fantasma, ma ancora più strani sono il vestiario antiquato del tale e la sua impossibilità ad emettere suoni. Jason fugge da lui, ritenendo impossibile che un uomo sia stato intrappolato in una sfera più di cento anni prima. Nonostante il suo scetticismo, l’allegria del giovane lo attira a sé. Si scopre incuriosito da lui e dal suo modo di fare.
E se non fosse pazzo? Se Ben fosse esattamente ciò che affermava di essere, un giovane uomo del diciannovesimo secolo che, in qualche modo, si era ritrovato intrappolato dentro una sfera di vetro? Era impossibile, sì. Pazzesco, perfino. Eppure… Era l’opzione a cui, all’improvviso, voleva credere.
Benjamin Ward ha trascorso anni rinchiuso in una sfera di vetro ed ora che qualcuno può vederlo non sa da dove iniziare. Vorrebbe fare lunghe camminate in compagnia, vedere show degli anni ’80, riscoprire il profumo delle mele e delle arance e vedere la neve, quella vera.
«Non riesco nemmeno a descriverlo, ma è stato meraviglioso! Come se fosse di nuovo Natale. Grazie, Jason. Grazie di avermi portato le arance.»
La sua condizione, però, comporterà nuove problematiche per Jason. I paparazzi continuano a perseguitarlo e cosa c’è di meglio per il pubblico di un attore in declino che parla da solo?
Nel frattempo, Ben diventa essenziale per lui. Trascorrere le giornate insieme, anche se limitate per molti aspetti, li avvicina e permette loro di vivere una storia d’amore davvero particolare, come potete immaginare.
«La cosa ti sorprende?»
«Un po’.»
«Non dovrebbe. Adoro stare insieme a te. Sentirti blaterare di Fantasilandia. Adoro il suono della tua risata. E amo davvero vederti sorridere. Credo che potrei passare tutto il giorno a fissare le tue labbra.»
Purtroppo, lo sceriffo ed il suo migliore amico non pensano debba rimanere isolato ancora a lungo. La droga e la solitudine vengono identificate come possibili cause delle sue allucinazioni, ma Jason sa che si sbagliano. Ben esiste davvero e non è un fantasma.
Peccato non sappia come liberare Ben, né come dimostrare loro di aver ragione.
Jason e Ben sono due personaggi molto interessanti e ben strutturati. Le loro storie, anche se accennate a tratti, e le descrizioni fanno sì che il lettore fino all’ultimo non sappia giudicare la storia. Ben esiste davvero oppure è frutto della fantasia di Jason? La magia lo tiene intrappolato in una prigione di vetro, o la solitudine ha portato Jason a desiderare di avere qualcuno sempre al suo fianco?
Una storia molto bella, dolce e coinvolgente fino alla fine.
Diversa dalle precedenti storie di Marie Sexton e, proprio per questo, ancora più interessante.

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