Parliamo di threesome? Amore o odio?
Quando si parla di threesome ci sono sempre reazioni contrastanti: c’è chi fissa quella parola inorridito con la mano davanti alla bocca e si affretta a cambiare discussione; c’è chi si incuriosisce, leggendo commenti qua e là ma senza avere il coraggio di approfondire e chi, invece, batte le mani e incoraggia la lettura a destra e a manca. Io penso di aver fatto parte di tutte e tre i gruppi. Inizialmente ne ero davvero infastidita, come è possibile che un rapporto a tre funzioni? Soprattutto tra tre uomini che, per natura, hanno caratteri forti e spesso dominanti? Come può essere realistico un amore che nasce tra tre individui dello stesso sesso (ma anche di sessi diversi, ben inteso) e sperare che non nascano insieme ad esso anche gelosie, invidie o prevaricazioni? E poi c’è l’aspetto sessuale. Come funziona? Chi fa l’amore con chi? Come viene gestito?
Queste tutte le domande che mi facevo all’inizio quando, appena entrata in questo mondo, mi informavo saltando qua e là su Facebook e su Amazon
. Non ero convinta, ma d’altronde inizialmente non lo ero neanche per quanto riguarda il genere MM al quale mi sono avvicinata solo grazie alla mia curiosità. Quindi, ad un certo punto, mi sono detta: perché non provare a leggere qualcosa? Magari mi piace. E così sono passata dal primo gruppo – quello delle “scioccate” – al secondo, quello delle “curiose”. Tanto, mi dicevo, se non mi piace o mi infastidisce posso sempre chiudere tutto e passare oltre.
In questo articolo, vi parlerò di quattro libri che trattano, tutti in modo diverso, la tematica threesome. Ho amato tutti e quattro i lavori proprio perché ognuno di loro mostra questo “rapporto speciale” in modo diverso, con scopi diversi e con sfumature che, vi garantisco, non penserete mai di poter trovare. Se siete curiosi o semplicemente vi va di leggere la mia esperienza, mettetevi comodi e godetevi questa carrellata tra i libri che ho letto… sono sicura che, alla fine, vi sarete fatti un’idea più precisa e magari vi sentirete pronti per provare a buttarvi in questo genere particolare!
Il primo libro che ho letto è stato “Il dolore di un cowboy”, di Z.A. Maxfield, edito da Triskell Edizioni. Premetto che di questa autrice avevo già letto la serie “St. Nachos” e mi era piaciuta tantissimo. Amo il suo modo di scrivere, la passione che mette in ogni parola, in ogni frase, in ogni pensiero. Le sue storie sono sempre coinvolgenti, appassionanti ed emozionanti e ti toccano il cuore. Così, dopo aver letto il primo libro di questa serie, “Il cuore di un cowboy”, mi sono buttata e ho fatto la conoscenza della mia prima threesome. Jimmy e Eddie si conoscono da una vita e hanno lavorato insieme per parte di essa. Eddie ha un carattere mite e saggio, è riflessivo e maturo, mentre Jimmy è un po’ una testa calda, più impulsivo e sanguigno. Inoltre, Jimmy, ha anche un problema con l’alcool che Eddie, proprio in virtù della loro amicizia, vuole aiutare il suo amico a risolvere. Così lo allontana dal Ranch in cui lavorano per aiutarlo a disintossicarsi. Per far questo Eddie chiede aiuto ad un suo vecchio amico, Don, che però forse non è solo un amico…
Questa è una storia molto emozionante: si parla di alcoolismo, di accettazione di sè, di amicizia e, ovviamente di amore. Jimmy e Eddie sono amici da tanto, legati da un sentimento che va ben oltre l’affetto ma, purtroppo, fanno fatica a lasciarsi andare, a tendere la mano e a rivelare i loro sentimenti. Don, l’amico–amante di Eddie, sarà fondamentale nel rapporto tra i due protagonisti; in un certo senso sarà il motore che darà inizio ad una storia che può sembrare basata solo sul sesso, ma presto si scoprirà come proprio quell’unione fisica tra tutti e tre porterà ad una nuova consapevolezza per Eddie e Jimmy. Difatti, nel momento in cui la presenza di Don verrà a mancare, i due saranno costretti a venire a patti con i loro sentimenti, e capiranno che, alla fine, non hanno bisogno di nessun altro per la loro felicità. Il rapporto tra Eddie, Jimmy e Don può essere spiegato con una frattura. Mi spiego meglio: quando un osso si rompe abbiamo bisogno del gesso o di una stecca per far in modo che si ricalcifichi, ma, una volta che si è guariti il gesso verrà tolto del tutto… Ecco, ne “Il dolore di un cowboy”, succede la stessa cosa. Don sarà come un gesso, per Eddie e Jimmy e li aiuterà a ricucire il loro rapporto dandogli una nuova forza e un nuovo scopo. Assolutamente da non perdere, se volete iniziare ad approcciarvi a questo genere!
Dopo aver letto il libro della Maxfield, però, non mi sentivo ancora pienamente persuasa.
Si, ok la storia di Jimmy e Eddie mi era piaciuta ma non mi aveva convinto del tutto. Volevo qualcosa di più forte, di ancora più intenso che mi sconvolgesse i sensi… così ecco arrivare il secondo libro che ha cambiato totalmente la mia visione delle threesome: “Assoluzione”, di Sloane Kennedy, edito Quixcote Translations.
Qui davvero non si scherza. “Assoluzione” è un libro difficile, che fa soffrire, che ti spacca il cuore e che, solo alla fine, te lo ricuce. Ma, threesome o no, questo è un libro non adatto a tutti. Qui si parla di redenzione, di salvezza, di libertà, di trasformare il dolore in forza, e di usarlo per uscire dal tunnel e vivere, finalmente una vita giusta. Jonas, Mace e Cole sono tre uomini che hanno visto le sfumature più dolorose della vita, le quali si sono radicate così profondamente dentro di loro da impedirgli di perdonare… se stessi e il mondo. Sono arrabbiati, delusi e… soli. La loro unione (e non mi voglio dilungare troppo sulla trama perché vorrei davvero che leggeste questo libro senza preconcetti) sarà l’àncora di salvezza per tutti e tre. E qui torniamo al nostro discorso iniziale… In “Assoluzione” troviamo un tipo di threesome totalmente diversa dalla prima: qui si parla di amore nella sua forma più completa e totalizzante. Il sentimento che lega Jonas, Mace e Cole è così forte da spezzare le corde che li tenevano incatenati ad una vita piena di dolore e di rabbia e di rimpianti. Così, questa unione così atipica ma – credetemi – anche così passionale e tenera, aiuterà i tre protagonisti a tornare alla vita, superando il dolore perdonando loro stessi, e lo farà con una dolcezza e una delicatezza che vi colpirà dritti al cuore. E’ impossibile, arrivati alla fine del libro, immaginare una conclusione diversa: Jonas, Mace e Cole non possono far altro che stare insieme, perché è proprio questa relazione a creare la forza necessaria per salvarli e renderli liberi. Non ci sono dubbi sul fatto che consiglio la lettura di questo libro solo a chi ama le storie forti e dolorose ma con il lieto fine assicurato. Assolutamente da non perdere.
Adesso passiamo al terzo libro di cui voglio parlarvi, in un certo senso un libro di “transizione”. Sto parlando de “La distanza fra noi”, di L.A. Witt e tradotto da Cornelia Grey. Per prima cosa, vi avviso che questo è il secondo volume di una serie molto lunga di cui, però, in Italia sono arrivati per ora solo i primi due volumi. Per questo motivo, prima di leggere “La distanza fra noi”, vi consiglio di leggere “Prima che fossimo in tre”, sempre di L.A. Witt, ovvero il prequel della serie.
Dunque, cosa possiamo dire di questo libro? Forse, tra i quattro, è quello che mi è piaciuto di meno e mi costa molto dirlo perché la Witt è la mia autrice preferita. Attenzione però, non sto dicendo che non è un buon libro, assolutamente. Come tutte le storie della Witt anche questa ti coinvolge sin dalla prima pagina. Vediamo di spiegare, brevemente, di cosa sto parlando. In “Prima che fossimo in tre”, la Witt ci racconta come Ethan e Rhett si incontrano, si conoscono e si piacciono. Per loro sarà il classico colpo di fulmine che li sconvolgerà e li trascinerà in un vortice di sentimenti e sesso che vi lascerà la bocca asciutta e i sudori freddi. I nostri due protagonisti si renderanno ben presto conto che non possono vivere l’uno senza l’altro e questo li porterà a fare delle scelte importanti per il loro futuro.
Così, eccoci arrivati al secondo libro della serie in cui ritroviamo i nostri protagonisti dopo ben… 10 anni! Cosa sarà mai successo a questa unione che sembrava indissolubile? Senza spoilerare nulla, posso solo dirvi che il tempo è stato tiranno e, come succede spesso, raffredda anche le storie più forti e calde. Così, Ethan e Rhett devono fare i conti con una nuova situazione che li lascia interdetti, confusi e, in un certo senso, scioccati. Sarà l’entrata in scena di un nuovo personaggio, Keiran, a sconvolgere gli equilibri della coppia, a dare una scossa al loro rapporto e a fare, anche in questo caso come ne “Il dolore di un cowboy” da catalizzatore per una eventuale riappacificazione.
Ok, sarò sincera, nel libro della Witt il sesso la fa da padrone, anche se non è la parte predominante. Ci sono solo due scene di threesome, ma sono belle forti e dettagliate. Ma, se avete seguito il mio stesso percorso, siete comunque preparate per affrontarle (anzi, a dirla tutta, in “Assoluzione” il livello di sensualità è più alto, ma in quel caso siete talmente presi dalla storia che passerà in secondo piano, ve lo garantisco). Quindi, nel libro della Witt, abbiamo due protagonisti un po’ testoni, che non riescono a superare quel muro di incomprensioni che si è insinuato tra di loro creando una barriera così forte da essere insormontabile per due uomini che hanno perso fiducia in loro stessi e nei loro sentimenti. In questo caso, Ethan e Rhett sono caratterizzati in modo magistrale, il tutto narrato solo dal pov di uno dei due, ma che rende lo stile sempre coinvolgente e appassionante, in perfetto stile Witt. Keiran è un personaggio marginale perché la storia è comunque incentrata sui due protagonisti, ma comunque rimane una figura essenziale. In conclusione, lo ritengo un libro molto bello, se vi piace l’autrice leggetelo assolutamente, se invece siete ancora nella fase “sto decidendo si mi piacciono o no le threesome”, potete anche saltarlo.
E, finalmente, arriviamo all’ultimo libro. Anzi, all’ultima serie di libri. Sto parlando della
serie “Un cavallo nell’ombra”, di Kate Sherwood, edita da Dreamspinnerpress e composta da “Un cavallo nell’ombra”, “Fuori dall’oscurità” e “Dal buio alla luce”.
Dunque, per correttezza, vi dico che non ho ancora letto l’ultimo della serie, ma mi sono ripromessa di farlo prestissimo. Posso però parlarvi dei primi due libri che, a parer mio, prendono di diritto una posizione d’onore tra i miei preferiti. Il primo, in particolar modo, l’ho amato davvero molto. Avevo sentito molto parlare di questa serie e ce l’avevo in lista da parecchio ma non riuscivo a decidermi. “Un cavallo nell’ombra” è un libro impegnativo e, vi assicuro, totalmente diverso da come lo descrivono. Mi sono spesso trovata a leggere commenti che parlano di questa serie etichettandola subito come threesome e, di conseguenza, demoralizzando e sconsigliandone la lettura a tutti coloro che con la suddetta threesome non vanno d’accordo. Beh, sapete cosa vi dico? Scordatevi tutto quello che avete letto e leggete questo primo libro. In questo senso, l’autrice ha fatto una scelta geniale: il libro è diviso in due parti, la prima è concentrata solo su Dan, sulla sua storia e su come trovi la forza e il coraggio per uscire da una situazione difficile che lo tiene ancorato al suo passato impedendogli di andare avanti con la sua vita. La seconda parte, invece, presenta quello che sarà il leitmotiv di tutti e tre i libri, ovvero la relazione che si instaurerà tra Dan, Jeff e Evan. E qui, credetemi, si parla davvero di relazione. Non una storia dove il sesso è il motore portante ma, al contrario, un tipo di relazione basata sui sentimenti che esulano totalmente dal rapporto fisico. Come è possibile? Leggetelo e poi ne parliamo. Posso solo dirvi che, in questo primo libro, la prima scena d’amore non appare prima del 95% della lettura, ovvero alla fine. Strano ma vero! Per questo vi dico che il libro della Sherwood va assolutamente letto, se non altro per lo stile narrativo davvero originale e che, personalmente, non avevo mai trovato in nessuna storia. Dan, Evan e Jeff sono tre uomini profondamente diversi ma uniti dalla curiosità e dalla voglia di riequilibrare la loro relazione. Dan sarà l’elemento che cambierà e sconvolgerà la vita degli altri due… portando una ventata di novità, di giovinezza e di entusiasmo. Tutto il libro è narrato dal punto di vista di Dan perché è lui il protagonista indiscusso della storia e l’autrice ha fatto un lavoro di caratterizzazione meraviglioso rendendo la sua personalità realistica in modo maniacale. Riuscirà Dan ad entrare in una relazione già consolidata? Riuscirà a mettere da parte i dubbi, le insicurezze, le incertezze e le paure per buttarsi in un’avventura nuova di cui non sa nulla e soprattutto non sa dove lo porterà? Beh, noi gli faremo compagnia, e lo porteremo per mano in questa storia, soffrendo e gioendo con lui e amando ogni momento.
Tornando alla scelta strutturale dell’autrice, prima vi dicevo che secondo me è stata geniale e mi riferivo non solo al fatto di aver inserito la prima scena di sesso solo alla fine, costruendo tutta la storia sulla relazione e non sul rapporto fisico, ma anche perché, la fine di “Un cavallo nell’ombra” ti da la possibilità di scegliere. Perché la vera threesome la troviamo nel secondo libro e il lettore, dopo aver letto il primo, ha tutte le carte in mano per decidere se continuare la lettura o se abbandonarla. Ma, io ne sono sicura, la maggior parte di voi continuerà, perché Kate Sherwood ha uno stile così coinvolgente da sciogliere ogni riserva, forte o debole che sia. Perché qui, lo ripeto, si parla di sentimenti, rapporti umani e relazioni ed è un libro senza ombra di dubbio da non perdere.
Beh, intanto grazie se siete arrivati alla fine di questo articolo un po’ lungo. Era un argomento che ci tenevo a trattare, perché vorrei che questo blog non fosse solo una vetrina per le recensioni, che è bella e interessante per carità, ma che rimane pur sempre solo una vetrina uguale a tante altre. Mi piacerebbe parlare anche di qualcos’altro, raccontarvi le mie esperienze e, perché no, conoscere le vostre. E, ovviamente, scambiare con voi consigli di lettura!
Altri libri citati nell’articolo e link all’acquisto:
Serie Cowboy, Z.A. Maxfield – Triskell Edizioni
“Il cuore di un Cowboy”
“Il ritorno di un Cowboy”
Serie St Nachos, Z.A. Maxfield – Triskell Edizioni
“St Nachos”
“Terapia Riabilitativa”
“Un angelo per Jacob”
“La storia di Daniel”
“Prima che fossimo in tre” – L.A. Witt
Mi piace:
Mi piace Caricamento...