Titolo: La bambina con due papà Autore: Mel Elliott Genere: Libro per Bambini Casa Editrice: DeAgostini Prezzo: 4,99€ Link all’acquisto: La bambina con due papà
SINOSSI
Ironica, divertente e soprattutto tenera: la storia di una bambina con una famiglia particolare e bellissima.
Pearl ha una nuova compagna di scuola ed è super fantastica. Si chiama Matilda, corre velocissima, si arrampica sui rami più alti, sguazza nelle pozzanghere e soprattutto… ha due papà! Chissà come ci si diverte, a casa sua, pensa Pearl, che si immagina già cene a base di torte e caramelle e serate a saltare sul letto. Quando però va a trovare Matilda, Pearl si accorge che la vita dell’amica è esattamente come quella che fa lei: piena di regole e di raccomandazioni. Insomma, avere due papà è… noioso quanto avere una mamma e un papà!
Un libro attuale e necessario per raccontare l’amore.
“Dov’è la tua mamma?” “Non tutte le famiglie sono formate da una mamma e un papà. Io ho due papà che si vogliono un sacco di bene” risponde Matilda. Con una scrollata di spalle, Pearl esclama: “Okay, forte!”
Penso che questa citazione basti a spiegare l’intero libro. Sì perché, in poche e semplici parole, l’autrice sa raccontare ai bambini (il pubblico a cui questo volume è rivolto) che non tutte le famiglie sono formate da una mamma e un papà e che, comunque, queste famiglie sono esattamente come tutte le altre. Pearl, la nostra protagonista e voce narrante, è molto incuriosita quando Matilda arriva da un’altra scuola e presenta i suoi due papà. Pearl pensa che, essendo questi due uomini, a casa loro succedano cose fantasmagoriche che a casa con la sua mamma e a il suo papà non può neanche immaginare! Quando però va a casa di Matilda e scopre che mangiano le stesse cose che mangia a casa sua e che hanno tante regole quante i suoi genitori, capisce che non c’è nessuna differenza. È un espediente semplice, immediato, chiarissimo, per spiegare un concetto che ancora oggi sfugge a molti adulti. Un modo facile ma d’impatto per spiegare alle nuove generazioni che “mamma e papà”, “papà e papà” o “mamma e mamma” sono tutti sinonimi di “amore” e, tutti, senza esclusione, vere famiglie. Quindi sì, lo consiglio a tutti i genitori che hanno figli, a tutti i zii e le zie che hanno nipoti, a tutti quelli e a tutte quelle che vogliono regalare una storia di valore a un piccolo uomo o una piccola donna che deve crescere con il cuore aperto e senza pregiudizi. Quando ero piccola io (parecchi anni fa) non esistevano queste letture, perciò adesso che ci sono, credo sia fondamentale farle girare e amare da tutti; grandi e piccini.
Titolo: Bambi. Storia di una metamorfosi Autore: Emiliano Reali Genere: Contemporaneo, Transgender Casa Editrice: Avagliano Editore Prezzo: 17,00€ (solo cartaceo) Link all’acquisto:Bambi. Storia di una metamorfosi
SINOSSI
Bambi, seducente, misteriosa, bellissima si muove come una pantera nella notte romana in cerca delle sue prede, attira, soddisfa e poi svanisce nel buio per tornare a indossare, alla luce del giorno, i panni di Giacomo. Ma chi è veramente Bambi? È quello che il lettore cercherà di scoprire nella prima parte del libro. Nella seconda parte, Bambi/Giacomo decide di iniziare il percorso per la rettifica del sesso biologico, passo fondamentale per una nuova vita. Il passato però non si annienta così, con un colpo di spugna… Nell’ultima parte Bambi è alle prese con l’amore, quello con la A maiuscola, ma non quello delle principesse, perché Bambi non inizia e non finisce nessuna favola. Anzi, è nella realtà che vuole tuffarsi, a testa alta e con tutto il cuore, orgogliosa delle proprie cicatrici. Ricco di personaggi festosi, eccentrici, tormentati, e pieno di colpi di scena, di pagine commoventi, di amore per la vita, seduzione e lacrime ilromanzoportaagallal’emisferosommerso delle realtàtransessuali. Un romanzo realistico e duro ma anche delicato, poetico. Una trilogia in un unico volume per raccontare la trasformazione di Bambi, il suo coraggio, il cambiamento. Il libro è dedicato a La Karl du Pigné, drag queen e attivista LGBTQIA+.
Chi è Bambi? La risposta più azzeccata a questa domanda, ce la fornisce uno dei personaggi secondari di questo romanzo contemporaneo e realistico, ovvero Luana, l’amica storica di Bambi. Ecco chi è:
“Bambi è mistero, illegalità, rischio, violenza, paura, trasgressione. Bambi è dipendenza.”
Chiunque entra nel campo di Bambi viene attirato irrimediabilmente dal suo carisma, dalla sua bellezza androgina, dai suoi modi e dalla sua voglia di vivere. Bambi ci porta in un caleidoscopio di personaggi e situazioni che potrebbero animare la notte di qualunque grande città metropolitana; un pullulare di macchiette e non che corrispondono a tutti i tipi di persone che potremmo incontrare appena svoltato l’angolo: la migliore amica/ex fidanzata di facciata; il ragazzo ricco e cattivo, che vuole sempre qualcosa in cambio; la sorella gelosa, incastrata nella vita di provincia a prendersi cura dei genitori, mentre il fratello scappa nella grande città; la fata madrina Desideria; le amiche brasiliane transessuali, alla ricerca della loro felicità amorosa, con velleità artistiche! Un microcosmo che gira attorno a Bambi, prima della sua nascita e dopo la sua venuta alla luce. Bambi non è l’alter ego di Giacomo, ma è quello che Giacomo vorrebbe essere da sempre, ma che non ha mai avuto il coraggio di essere. Ci impiegherà molto a capirlo, ma tutte le esperienze che farà lo porteranno sempre più vicino a quello che era destinato ad essere:
“Accettare consapevolmente la sua singolare storia in cui forze centripete l’hanno spesso portata fuori di sé, e lontano dai suoi sogni… Le ferite brillano, cicatrici dell’amore e del bisogno di libertà; non vuole più coprirle, inutile nasconderle, sono la sua essenza, ciò che di più vero esiste.”
Solo dopo aver incontrato Desideria, Giacomo capisce che c’è la possibilità tramite Bambi di essere quello che vuole. Il suo percorso non sarà facile, a tratti solitario, ma piano piano accanto a sé arriveranno anche Lucy e Lamù, due scatenate trans che formeranno la sua famiglia allargata, alla ricerca della rivalsa e successo meritato! Del resto gli amici sono la famiglia che ci scegliamo da soli, che ci capiscono di più de nostro stesso sangue, perché ci accettano per quello che siamo, non per quello che dovremmo essere per i loro occhi. Mille vite vive Bambi, poi ad un tratto sparisce… Che fine avrà fatto? E Desideria? Anche lei di punto in bianco è sparita, lasciando la povera Bambi sola al mondo… Ma Bambi è una forza della natura, ha saputo risvegliarsi e trovare se stessa, reinventarsi, affrontare il passato e rinascere ancora una volta per trovare finalmente il suo posto nel mondo, alla luce del sole, e non in quella riflessa dai fanali delle macchine nascoste nel buio del parco delle Terme di Caracalla… Il percorso di Bambi non sarà immune al dolore fisico e psicologico, ma del resto ognuno di noi deve trovare il suo posto nel mondo, inutile fuggire da se stessi. Per Giacomo la fuga è finita nel momento in cui è nata Bambi, solo che al momento non lo aveva ancora compreso:
“Non si può vivere sentendosi costantemente un essere umano in fuga. Perché chi fugge non può avere una casa e questa è il posto dove il calore, l’accoglienza, la vicinanza dovrebbero alimentare le nostre radici permettendoci di crescere. E non ha peso se uno sia pino, abete, salice, pruno: l’importante è che lo sia perché è stato messo nella serena condizione di poter seguire quella che sente essere la sua natura.”
Un romanzo variegato, che spazia davvero in tematiche diverse, che vanno dal coming out al nascondersi dentro un armadio, rischiando di perdersi per sempre dietro le sue ante; che parla di prostituzione in maniera cruda, ma mai volgare; ma che soprattutto ci mostra che cambiare si può se si vuole e che la felicità spetta a tutti, indipendentemente dal sesso, età, razza o estrazione sociale. Un romanzo che passa dal dramma alla commedia in un baleno, o meglio nel tempo del battito di ciglia di una favolosa donna più vera di chi ci è nata… Ma chi davvero può dire quando una donna è vera? Bambi è vera: è carne e sangue; è gioia e tristezza; è amore e odio… Bambi è, punto! Il mondo di Bambi vi aspetta ed è giunta l’ora di lasciare a lei la parola, al suo racconto, il momento di godersi la sua storia racchiusa in un unico volume, che finisce con un gran colpo di scena, quasi che il suo autore un giorno non decida di farcela incontrare un’altra volta…
Titolo: Regalami una nuova vita Autore: Giulia Holm Genere: Erotico, Dark, Kink, Contemporaneo, Gap Generazionale, Mafia Romance Casa Editrice: Self Publisher Prezzo: 3,99€ Link all’acquisto: Regalami una nuova vita
SINOSSI
Viktor Bohnes, spietato boss della droga newyorkese, va su tutte le furie quando scopre che un suo sottoposto lo ha fottuto da sotto il naso ed è sparito dalla faccia della Terra. Nella sua gang, gli errori si pagano… con il sangue. Non sapendo dove il bastardo si sia cacciato, decide di rapire il figlio, che sconterà la punizione al posto del padre. Peccato solo che Viktor non abbia fatto i conti con la forza d’animo e la bellezza travolgente di Noel Anders. Il ragazzino ha bisogno di un uomo che si prenda cura di lui: un papino affettuoso che sappia quando e come punirlo. Ora deve solo riuscire a convincerlo a firmare il contratto e poi i giochi possono finalmente iniziare… Sebbene iniziata come una rivalsa, la loro storia d’amore sarà inusuale, dolce e a prova di bomba.
“Regalami una nuova vita” è il primo libro di Giulia Holm che leggo. Non conoscevo ancora l’autrice, ma ero incuriosita dalle sue storie e dalla trama di questo mafia romance, quindi non ci ho pensato due volte quando ne ho avuto l’opportunità. Viktor è un boss mafioso, sicuro di sé e determinato a ottenere tutto ciò che vuole. Quando uno dei suoi spacciatori principali lo deruba e scompare nel nulla, Viktor non ha alcuna intenzione di lasciarsi scappare l’opportunità di farla pagare all’uomo attraverso suo figlio. Purtroppo però al padre interessa davvero poco di Noel e il ragazzo si risveglia nelle mani del boss mafioso più potente di New York e con poche speranze di uscirne illeso. Viktor, malgrado le sue intenzioni, rimane così tanto colpito da Noel da non poter accettare che il ragazzo subisca le conseguenze di ciò che ha fatto il padre. Nasce così una storia d’amore che si evolverà con fluidità e che porterà i due a rapportarsi non solo come fidanzati ma anche come un Daddy e il suo bambino. La relazione Daddy/baby non è tra le mie preferite, ma non mi aspettavo di ritrovarla in un rapporto così particolare e interessante. Alcune dinamiche mi sono sembrate poco realistiche e non adatte alla tematica trattata, ma nel complesso è stata una lettura che ho divorato in poco tempo e che mi ha mostrato un nuovo punto di vista. Le scene di sesso sono molte e il rapporto tra i due si intensifica sempre di più di volta in volta. Le scene di violenza sono poche e brevi, un perfetto equilibrio per riuscire a mostrare un mondo in cui non è facile vivere ma che allo stesso tempo dà modo ai due uomini di conoscersi e amarsi. Noel è un personaggio davvero particolare, forse un po’ sottotono per i miei gusti, ma d’altronde rispecchia perfettamente l’idea di baby bisognoso di cui Viktor ha bisogno. Viktor, al contrario, è un uomo forte e deciso, lo stereotipo del boss mafioso, ma è anche dolce e gentile quando si tratta del suo piccolo bambino. Una coppia che si completa sotto diversi punti di vista.
Titolo: Sentimenti Autore: Ana Ashley Genere: Contemporaneo Casa Editrice: Self Publisher Prezzo: 5,99€ Link all’acquisto: Sentimenti
SINOSSI
Mik Se avessi un dollaro per ogni errore che ho commesso… Eppure ce n’è solo uno di cui mi pento. Infrangere la promessa fatta all’unica persona che abbia mai compreso il mio bisogno di scappare da un futuro che non volevo, ovvero Tyler. Ho raggiunto molti cuori grazie alla mia musica, ma potrei aver perso per sempre l’unico che abbia mai desiderato davvero.
Tyler Com’è che si dice? La prima volta che mi inganni è colpa tua, la seconda è colpa mia… Molto tempo fa Mik ha infranto una promessa. Quello che non sa è che mi ha anche spezzato il cuore. Non mi farò ingannare o incantare di nuovo, perché i suoi giuramenti non valgono nemmeno gli spartiti su cui sono stati scritti. Le doti da combina-matrimoni della sua figlia adolescente fin troppo intraprendente possono anche essere affascinanti, ma non sono pronto a perdonare o dimenticare.
Quarto volume della serie “I papà di Stillwater” di Ana Ashley, “Sentimenti” racconta la storia di Tyler, un personaggio apparso spesso nei volumi precedenti che mi aveva incuriosito molto per il mistero che lo ha sempre caratterizzato. Immaginavo potesse essere una storia legata allo sconosciuto che ha acquistato il parco e ha aiutato la città in “La svolta“, ma non immaginavo potesse essere così complessa. La storia di Mik e Tyler si trascina da decenni e l’autrice ci racconta come i due si sono conosciuti e quando è nato il loro amore tanti anni prima. Mi è piaciuto molto poter scoprire come fosse il giovane Tyler e come Mik abbia “infranto” la sua promessa. Tyler e Mik sono una coppia perfettamente equilibrata, che mostra pregi e difetti di ognuno ma fa sperare il lettore e lo fa innamorare di ogni loro piccola imperfezione. Sono una delle coppie che ho preferito dell’intera serie pubblicata finora e che sicuramente mi piacerà incontrare nei prossimi volumi. In ogni libro rivediamo i vecchi protagonisti, come questi si siano legati tra loro e quanto si impegnino per aiutare gli abitanti della città. Ellis, Milo, Fletcher… Ognuno di loro supporta Tyler e la loro vicinanza ci fa capire quanto per lui sia importante sapere che anche se non riesce ancora a parlare del suo passato, ha amici sempre disposti ad ascoltare e accettarlo. Kay e Stan sono due ottime aggiunte, perché una bambina caparbia e un cane dolcissimo sono sempre personaggi che si fanno amare facilmente. Vedere Tyler alle prese con un cane con problemi di memoria ma che ricorda sempre il suo padrone mi ha commossa. Il tenero labrador è senza dubbio uno dei miei personaggi preferiti, perché ci permette di scoprire un lato di Tyler che difficilmente un altro personaggio avrebbe potuto. Ho letto questo volume tutto d’un fiato, perché la scrittura è scorrevole e coinvolgente, come tutti i libri di questa serie davvero dolce. Quando inizio un libro di Ana Ashley so che potrò trascorrere qualche ora in compagnia di scene sexy e tanto romanticismo.
Titolo: Stella, babbo e papà Autore: Miriam B. Schiffer & Holly Clifton-Brown Genere: Libro per bambini Casa Editrice: Gallucci Editore Prezzo: 7,50€ Link all’acquisto:Stella, babbo e papà
SINOSSI
Nella classe di Stella si festeggia la festa della mamma. Ma che fare se si hanno due papà? A Stella non manca chi le vuole bene. Babbo e papà si prendono cura di lei, l’aiutano con i compiti, le raccontano storie prima di dormire e insieme con un sacco di parenti e amici la fanno sentire una bambina davvero fortunata e speciale. La questione è… che non ha una mamma da portare alla Festa della scuola. Ma Stella troverà una bella soluzione e alla fine tutti saranno contenti in questa delicata storia sull’amore, l’accettazione e il significato autentico di famiglia.
Non è la prima volta che mi trovo a recensire un libro per bambini a tematica LGBTQ+ per questo blog, ma sono sempre ben felice di farlo, perché è dall’infanzia che si formano le persone e qualunque insegnamento positivo possa arrivare ai nostri bambini, è quello che ci serve per creare adulti accoglienti e consapevoli che non esiste niente di “normale” e niente di “diverso”; siamo tutti “umani”, ognuno con un colore di pelle, una religione (o nessuna), una sessualità, una famiglia formata da mamma e papà o da mamma e mamma o da papà e papà. E che tutte queste cose, nonostante possa sembrare che ci dividano, in realtà ci uniscono e ci arricchiscono. È così che è la famiglia di Stella: formata da lei, babbo e papà. Una famiglia serena, felice, dove non manca niente (soprattutto l’amore), ma che mette in difficoltà la piccola quando a scuola si festeggia la “Festa della mamma”. Non che ci sia nulla di male, intendiamoci, nel celebrare le nostre mamme; ma questo libro mostra come, da un qualcosa che sembra un’ingiustizia e un’esclusione per qualcuno, possa invece trasformarsi in un momento di grande gioia e partecipazione. Insegna che, con un po’ di ingegno e spirito positivo, la “Festa della mamma” può essere anche per due papà (e non solo), così come la “Festa del papà” può esserlo anche per due mamme. Un libro semplice, con disegni graziosi e coloratissimi, che però racchiude un messaggio profondo e giusto, di tolleranza e inclusione. Un volume che consiglio a tutt* quell* che hanno un bimbo in casa perché, come dicevo, è da piccoli che si apprendono più cose e dove la mancanza di filtri e pregiudizi fanno sì che i nostri figli e le nostre figlie (ma anche nipoti) crescano considerando del tutto normale quello che, ahimè, per molti adulti ancora non lo è.
Titolo: Dove si nasconde il sole Autore: Giacomo Assennato Genere: Contemporaneo Casa Editrice: Self Publisher Prezzo: 3,30€ Link all’acquisto: Dove si nasconde il sole
SINOSSI
Juri e Raffaele: due bambini, un legame innato, puro, una mano sulla spalla a dire “dormi, sono qui, ti proteggo io”. Ma le brutture, fuori, aspettano e poi portano via. Raffaele e Juri, lontani. Chi, di loro, era ferito cresce e impara ad affrontare il mondo; l’altro, che aveva forza e un talento smisurato, invece si dissolve. Ma nessuno dei due smarrisce il grande cuore che ha. Due ragazzi, un lungo cammino per ritrovarsi, anche se non si erano persi mai.
Questo romanzo contemporaneo di Giacomo Assennato ha come protagonisti due giovani che si sono conosciuti sui banchi di scuola e che la vita ha presto separato. I due provengono da famiglie non abbienti, ma mentre quella di Raffaele è una normale famiglia composta da genitori e figlio, che fa lavori umili, quella di Juri è composta solo da lui e la madre, una tossica dipendente che vende il suo corpo per sopravvivere. Juri è praticamente sempre da solo quando non è in compagnia di Raffaele e cerca di non pesare sulla madre. Purtroppo è pur sempre un bambino e presto i servizi sociali si accorgono della sua situazione… L’amicizia che lega i due bambini è già in tenera età qualcosa di molto forte, che la trascende; i due ragazzini non sanno ancora come si chiama quel sentimento che li lega, sanno solo che l’uno senza l’altro non riescono a stare. Credo che in fondo sappiano benissimo che quello che provano è già amore, ma la paura di venire osteggiati da società e famiglia li fa rimanere nell’ombra; devono tenerselo per loro, perché finché staranno insieme saranno felici e solo questo gli basta. Un giorno però Juri non si presenta a scuola e scompare dalla vita di Raffaele; il ragazzino fa di tutto per poterlo trovare, ma appunto è un ragazzino e non ha i mezzi per rintracciarlo. Per i due inizia un percorso di vita parallelo ma lontano, che getta Raffaele nella disperazione, solitudine e dolore, mentre Juri, allontanato dalla madre che non è mai stata in grado di curarsene, incontra qualcuno che gli da un rifugio sicuro, un’educazione scolastica e i mezzi per prendersi cura di se stesso. Sulla sua strada incontra anche qualcuno che gli fa capire che quello che sentiva per Raffaele era giusto:
“Allungò le dita ad abbassare il fumetto e si sporse a posargli un bacio sulle labbra… Fu come quando un palloncino vuoto viene improvvisamente gonfiato dal soffio di una potente bombola a pressione; tutti e due non avevano avuto niente prima e all’improvviso quel gas li invase, li riempì. Era tanto, era giusto. Era affetto.”
Passano gli anni e Juri e Raffaele crescono lontani, ma sempre con il ricordo altrui nella mente e nel cuore. Raffaele non lo ha mai dimenticato e ha rischiato di perdersi nella disperata ricerca di allontanare il dolore della sua perdita:
“Juri, dal primo momento, gli aveva dato un nodo alla gola, l’aveva colpito con quel suo stare in disparte, dimesso; sembrava che dentro avesse un mondo che non gli era mai stato gentile.”
Raffaele è sempre stato pronto a scendere in campo per difendere il suo Juri, così piccolo e indifeso, ma una volta cresciuti i ruoli sembrano essersi invertiti, perché era solo logico e giusto che i due ragazzi si ritrovassero:
“Juri ora sapeva la storia di Raffaele, raccontata da Brillantina, e sapeva anche che se si precipita in un pozzo è difficile dimenticarlo anche dopo esserne venuti fuori. E adesso non era più magrolino, poteva e voleva essere vicino a Raffaele.”
Juri e Raffaele sono i classici protagonisti di un romanzo di crescita, un esempio del percorso che ogni bambino deve intraprendere per diventare un adulto. Certo essendo un romanzo è portato all’eccesso in alcune circostanze e manca forse un pizzico di realismo nella parte che narra l’intervento dei servizi sociali, ma è una lettura che consiglio a chi vuole approcciarsi per la prima volta alla tematica LGBTQ+. Non ci sono scene di sesso dettagliate, rimane tutto uno scoprirsi piano piano; Assennato non scende mai nell’esplicito e morboso ma semplicemente racconta le esperienze che questi due ragazzi provano nella loro giovane vita. Juri e Raffaele si approcciano al sesso in maniera diversa; le loro prime volte saranno diverse finché non si ritroveranno e tutto sarà come sempre sarebbe dovuto essere:
“Fu un bacio lungo anni, che cancellò i cespugli, l’istituto, e riparò i loro guasti. Si esplorarono come nuovi, con le mani a scoprire i cambiamenti del tempo. Erano due corpi solidi, adesso.”
Oltre alle due voci narranti dei ragazzi c’è anche un altro personaggio che interviene nel romanzo e che ci racconta il suo percorso di redenzione, che mi ha fatto molto piacere leggere. Non è mai facile chiedere perdono agli altri, ma tutti dovrebbero avere la possibilità di fare ammenda anche se dall’altra parte non sempre si ha voglia di ascoltare, dopo il tanto dolore provato. Una lettura piacevole e scorrevole, scritta bene a cui manca forse un pizzico di realismo in più come dicevo prima.
Titolo: The Witch’s Heart Autore: Genevieve Gornichec Genere: Storico, Fantasy, Streghe, FF, Paranormal, Dèi Casa Editrice: Mondadori Prezzo: 7,99€ Link all’acquisto: The Witch’s Heart
SINOSSI
La storia di Angrboda inizia come finisce la maggior parte dei racconti di streghe: con un rogo. Così Odino ha deciso di farla punire per non avergli rivelato il futuro. Da quel momento la strega Angrboda, ferita e impotente, vive raminga nella Foresta di Ferro, lontana da tutto. Qui, la trova Loki, dio dell’inganno, venuto per restituirle il cuore rimasto sulla pira; e presto l’iniziale diffidenza della donna si trasforma in una passione intramontabile, da cui nasceranno tre figli, tre creature uniche. Angrboda li cresce ai confini estremi del mondo, lontano dall’occhio onnisciente di Odino, cercando di costruire una tranquilla vita domestica. Ma una visione le mostra cose spaventose che attendono la sua famiglia, e tutti i Nove Mondi. E ora Angrboda deve scegliere: sottomettersi a un destino cui ha già assistito, o lottare per ridisegnare il futuro di coloro che ama e dell’universo intero?
«Ti chiedi ancora, a volte,» sussurrò lei «se sia stato un errore restituirmi il cuore?»
Voglio iniziare la recensione con questa citazione, perché non solo è una domanda che ricorre spesso nel corso del libro, ma è anche un forte richiamo al suo centro e al titolo stesso dell’opera: il cuore della Strega di Ferro, Angrboda, protagonista di questa nostra storia.
«Avrei voluto essere di più per te, Angrboda. Molto di più. Ti ho amato allora. Ti amo adesso. Ti amerò fino alla morte. E anche dopo, qualunque cosa accada.»
Questo romanzo affonda le basi della sua struttura narrativa nella Mitologia Norrena e sui suoi Dei: Odino, Thor, Loki e tutti gli altri. Adesso ne abbiamo conoscenza perché la Marvel li ha resi famosi con i suoi film e fumetti, ma per chi, come me, è cresciuta a pane e Mitologia (causa un nonno parecchio appassionato), va oltre l’aspetto belloccio degli attori che li interpretano e ne assapora tutte le loro stranezze, malvagità e capricci. Al contrario di quanto si vede nelle nuove trasposizioni, infatti, nessun Dio della Mitologia Nordica è assolutamente buono o assolutamente cattivo. Tutti hanno luci e ombre, dentro di sé, e in questo romanzo viene mostrato ciò in modo chiaro e preciso, insieme alle tante stranezze e curiosità che contraddistinguono questa Mitologia e che mi hanno sempre incuriosita e, al contempo, lasciata basita e/o inorridita.
«Le cose sarebbero potuto andare in maniera diversa…» «Può ancora accadere» disse subito Skadi appassionatamente, stringendole le mani. «Ma il finale non cambierà» mormorò l’altra di rimando. «Il finale non conta. Ciò che importa è come ci arriviamo. Per affrontare ciò che ci aspetta con tutta la dignità che possiamo e sfruttare al meglio il tempo che ci rimane.» E con quelle parole, Skadi le prese il viso fra le mani e la baciò con una brava che si era intensificata nei secoli. Angrboda la cinse in un abbraccio e ricambiò.
In questo romanzo scopriamo la Mitologia Norrena tramite gli occhi di Angrboda, che è stata bruciata viva tre volte da quegli stessi Dei che, non contenti, le hanno anche strappato il cuore dal petto. Sarà proprio Loki, il Dio del Caos e l’Ingannatore, a riportarglielo, facendo sì che lei torni in vita e si trasferisca in una piccola grotta dove spera di vivere in pace la sua vita e il suo amore per l’uomo. Lì incontra Skadi, una Cacciatrice che si dimostrerà prima un’amica e poi qualcosa di più… Perché questo romanzo, prima di essere un’epica avventura, è innanzi tutto un romanzo pregno all’amore. Quello tormentato, sofferto, forse ingenuo e cieco che Angrboda prova per Loki, che la ama a modo suo ma che al contempo la sfrutterà per i suoi interessi e piaceri. Quello a lungo taciuto e poi consumato nella disperazione che Angrboda prova per Skadi, che per decenni è stata al suo fianco senza mai vacillare, anche quando non comprendeva le scelte dell’amica o la ferissero. Ma soprattutto è un inno all’amore che Angrboda prova per i suoi tre figli tutti speciali: Hel, la bambina con le gambe da cadavere; Fenrir il lupo; Jormungand il serpente. È l’amore il cuore pulsante di questo libro ed unico filo conduttore, nonché unico cuore protagonista, quello di Angrboda, che palpita e soffre in ognuna delle oltre trecento pagine.
Nel cuore dell’inverno, abbracciate sotto le coperte e le pellicce, le membra intrecciate, le gigantesse parlavano di tutte le cose che erano venute prima e cercavano di dimenticare ciò che sarebbe venuto dopo.
Non voglio soffermarmi sul rapporto di Angrboda con Loki, perché questo blog non è la sede giusta per farlo, ma mentre leggevo mi è balzato subito all’occhio il modo in cui Angrboda è molto più ingenua, con lui, come una giovinetta alle prese col suo primo amore. Il sentimento che prova per Skadi, invece (e di cui ci occuperemo qui), è molto più maturo, più profondo e consapevole. Benché le pagine a loro dedicate come amanti siano poche, nel complesso, la presenza di Skadi aleggia sin dal loro primo incontro, quando Skadi quasi la trafigge con una freccia scambiandola per un animale selvatico. L’amore latente e all’inizio incompreso le accompagna per decenni, mentre Angrboda preparava le sue pozioni e Skadi le commerciava per far sì che l’amica avesse cibo, vestiti e tutto ciò che le poteva occorrere per vivere serenamente nella sua grotta e, successivamente, badare ai suoi tre figli. Un romanzo che è un viaggio nelle antiche leggende, nella Mitologia e nelle storie raccontante intorno al fuoco. Nell’amore di una madre, di una donna, di una strega. Una narrazione che parte con un ritmo quieto per poi diventare un fiume impetuoso. Un libro che consiglio, se volete immergervi in una storia ricca di fascino ed emozionante.
Titolo: Corrente improvvisa Autore: Keira Andrews Genere: Contemporaneo, Gap Generazionale, Sportivo, lieve BDSM Casa Editrice: Triskell Edizioni Prezzo: 4,99€ Link all’acquisto: Corrente improvvisa
SINOSSI
Sulla spiaggia più bollente d’Australia, la corrente pericolosa li separa. L’addestramento per diventare bagnino è un lavoro duro, ma Cody Grant ama le sfide. Trascorre lunghe giornate tra sole e surf per salvare i bagnanti dalle insidiose correnti, cercando allo stesso tempo di non farsi travolgere dalla passione per il bagnino senior Liam Fox, che è profondamente, dolorosamente ben chiuso nel suo armadio. Liam era destinato a essere una leggenda del football. Oggi, a trentacinque anni, è passato più di un decennio da quando il suo sogno si è infranto insieme al suo ginocchio. I tifosi lo riconoscono ancora e lui ha il terrore che la sua sessualità venga scoperta e che i suoi genitori bigotti lo rifiutino. Si è imposto regole ferree per proteggere il suo segreto e tiene tutti a distanza. Non si abbandona mai al suo bisogno di essere dominato, dopo essere stato umiliato molto tempo fa dal primo uomo di cui si è fidato.
L’orgoglioso e dichiarato Cody seduce Liam e lo spinge a infrangere tutte le sue regole. Cody ha la metà della stazza e dell’età di Liam, ma anche la sicurezza e la compassione necessarie per prendere il comando e dargli la liberazione, l’affetto e l’accettazione che desidera con disperazione. Ma per quanto tempo una relazione segreta potrà soddisfare i loro cuori? Come se salvare vite sul lavoro non fosse già abbastanza difficile, Cody affronta la sfida più grande convincendo Liam a fidarsi di lui e a trovare il coraggio di vivere ad alta voce.
Se siete stati adolescenti negli anni ’90 come me, prima o poi siete incappati nel telefilm “Baywatch”, dove aitanti bagninɜ, racchiusɜ in succinti costumi, davano il meglio di sé, salvando bagnanti più o meno spericolati. Ecco, in questi anni ho letto tanti libri ambientati in Australia, ma uno che parlasse di bagnini mi mancava proprio e devo dire che l’ho amato davvero tanto, e per certi versi mi ha ricordato anche un po’ il vecchio sceneggiato. Il nostro protagonista più giovane è il ventenne Cody, che sogna fin da bambino di diventare bagnino e di salvare la gente. Cody ama le sfide, ama il mare, la vita all’aria aperta e questo lavoro incarna tutto ciò che desidera. Con le migliori intenzioni, quindi, s’impegna come guardaspiaggia apprendista e, se risulterà il migliore dopo il periodo di prova, potrà essere assunto. Quello che Cody non si aspetta è di finire sotto la supervisione di Liam Fox, celebre ex stella del football, con una fulgida carriera stroncata prematuramente da un infortunio. La prima volta che lo vede, Cody resta folgorato dalla sua prestanza…
A quanto pareva, gli Hemsworth avevano un altro fratello, che faceva il bagnino a Barking Beach. Come se non fosse abbastanza, l’uomo si chiamava addirittura Liam, ma Cody Grant pensava che assomigliasse più a Chris: sulla trentina, alto più di un metro e ottanta, muscoloso, con capelli corti, arruffati e biondi come la sabbia. La barba era un po’ ispida ma non troppo folta, e gli occhi erano di un blu intenso. Faceva molto Thor in effetti, però senza le lunghe ciocche e il martello magico.
Cody però non può rischiare il suo posto in bilico provandoci con lui, che sembra decisamente etero, anche se la sua collega tirocinante Mia gli suggerisce che Liam sotto sotto potrebbe non esserlo e che, secondo lei, il bellissimo bagnino lo sta adocchiando.
Liam serrò la presa sul manubrio per tenere ferma la moto. Le ginocchia di Cody scivolarono in avanti, affondandogli nelle costole superiori, sopra il giubbotto di salvataggio. Il ragazzo era premuto contro di lui, entrambi protesi in avanti verso il vento e la salsedine. Il cuore di Liam batteva forte, ma si disse che era solo l’adrenalina del momento: uno squalo bianco nelle vicinanze e un nuotatore forse in pericolo.
Quando effettivamente Cody e Liam riescono a essere onesti nella loro attrazione reciproca, la questione è tutt’altro che risolta, perché Liam è così dentro il proprio armadio che, se facesse un altro passo indietro, finirebbe a Narnia. Liam ha dentro di sé molti anni di omofobia interiorizzata, una mascolinità tossica inculcata a forza e il terrore di deludere la sua famiglia omofoba e i fan che ancora lo idolatrano. Tutti si aspettano che lui sia al comando, nel lavoro come fra le lenzuola, invece Liam vorrebbe solo qualcuno che si prenda cura di lui e lo aiuti a essere il vero se stesso. In questa storia, Liam mi ha fatto tenerezza, ma ho amato soprattutto la caratterizzazione di Cody. Anche se ha solo vent’anni e Liam trentaquattro, è lui a prendere in mano le redini della situazione. Cody vive bene nella propria pelle, è contento di essere un omosessuale dichiarato e, con pazienza infinita e tentativi non indolori, cerca di far capire a Liam che anche lui ha diritto ad essere se stesso, ad essere felice. Liam ha bisogno di una guida paziente, le sue paure e l’ansia costante fanno da padrone nella sua testa da anni, ma quando si sottomette a Cody, lasciandolo al comando fisicamente e mentalmente, infine trova piccoli inestimabili sprazzi di serenità. Non sono una fan del BDSM, ma ho apprezzato come qui sia funzionale alla rinascita del personaggio, al suo processo di accettazione e guarigione. Un punto bonus va agli altri bagnini, dato che i nostri eroi sono sempre accompagnati a un bel gruppetto di simpatici e irriverenti guardaspiaggia. Malgrado le paure di Liam, i suoi colleghi e amici potrebbero rivelarsi una bella sorpresa. Questa storia mi è piaciuta davvero molto. Benché sia corposa, ho fatto fatica a staccarmene, perché ha un ritmo incalzante e coinvolgente, la traduzione è davvero ben fatta. Ci sono diversi momenti di salvataggi e attività di ronda, così ben descritti che mi sembrava di essere lì, sotto al sole con loro, con le dita nella sabbia bagnata e col rumore della risacca. Anche le scene intime sono gradevoli e coinvolgenti, davvero molto hot. Non mi resta che consigliarvi la lettura di questo libro, se cercate una storia mentore/allievo, con differenza d’età, bondage, dominanza e sottomissione, e un’ambientazione diversa dal solito.
Titolo: Someone to hold Autore: Emma J. Croft Serie: Why did it have to be me #2 Genere: Contemporaneo, Gap Generazionale Casa Editrice: UNO Collettivo Prezzo: 3,99€ Link all’acquisto:Someone to hold
SINOSSI
Sei mesi sono passati da quando Andy è scappato dall’ufficio di David, mettendo la parola fine a quella parte della sua vita. Sei mesi in cui ha cercato di andare avanti, un passo dopo l’altro. Ha trovato un lavoro che gli piace, è tornato a vivere con una madre che sta cercando di perdonare, sta persino mettendo qualche soldo da parte. Ma tutto cambia quando viene contattato da Jane Palmer, la socia di David, che gli fa una proposta troppo allettante per essere rifiutata. E così Andy si ritrova catapultato nel mondo di David e di suo padre, un mondo fatto di inganni e doppiogiochisti, dove niente è davvero ciò che sembra. A parte David. Riuscirà Andy a vincere tutte le sue resistenze e a dimostrargli di essere un adulto?
In questo secondo volume finalmente si svelano tutti i segreti del passato di Andy e delle persone che gli gravitano intorno. Il tema principale resta la burrascosa relazione che intercorre tra Andy e David, o meglio quella che NON si svolge perché David non riesce ad accettare i sentimenti che nutre per il giovane e perché bloccato dal passato:
“Quel ragazzo sei mesi prima si infilava nel suo letto con una fiducia totale, dormiva accanto a lui senza riserve. Fragile. Vulnerabile. Suo. Si sfila gli occhiali e si passa una mano sugli occhi. Suo. Non dovrebbe essere nemmeno capace di pensarla, quella parola.”
David non si ritiene degno di lui; annega il suo dolore e la sua incapacità di comunicare col mondo, non solo con Andy, nell’alcool e un surrogato che possa prendere il posto del ragazzo. David non si perdona dei segreti che gli ha celato e quella che ha intrapreso è una spirale di distruzione che non solo lo sta allontanando da Andy, ma anche dagli amici di sempre nonché colleghi, Joseph e Jane, e tutto quello che ha conquistato con il suo lavoro. I ruoli sembrano invertiti in questo romanzo: David l’uomo maturo e di successo si comporta come un ragazzino che non sa quello che vuole, mentre Andy con la giovinezza dei suoi ventitré anni, si carica il peso del mondo sulle sue spalle, apparendo come il personaggio più assennato di tutti, visto che si è sempre fatto carico della sua famiglia. A questo giro però la madre si rende conto di quanto il figlio ha sacrificato per mantenere lei e la piccola Meg, e forse tra loro non è tutto perduto:
“Io non capivo. Credevo fosse il capriccio di un bambino, ma mi sbagliavo. Tu stavi facendo quello che ritenevi giusto. Per te, per me, per Meg. E io sono doppiamente ipocrita… Non ho scuse. Credere che fosse più facile, perché se ti avessi perso come ho perso tuo padre almeno non ne sarei stata responsabile, non è una scusa. È vigliaccheria.”
Per tutti c’è possibilità di redenzione, basta mettersi d’impegno, chiedere perdono a chi si ha ferito e rimboccarsi le maniche per non cadere di nuovo negli stessi errori. C’è molta carne al fuoco, forse troppa; troppi segreti e misteri che fanno diventare il romanzo macchinoso e un po’ contorto. Anche se scritto correttamente il risultato di amalgamare tutte queste sottotrame, la scalata alla società di David contro Jane, la comparsa in scena dell’intrigante Signora Cole, i segreti che Charlotte ha nascosto ad Andy, non hanno fatto altro che spetezzare la trama principale del romanzo. Mi spiego meglio: se l’intenzione era quella di costruire una storia d’amore tra David e Andy il romanzo è riuscito a metà. Non riesco a trovarlo un classico romance, ma non è neppure un romanzo di narrativa. Non riesco a capire proprio l’impronta che l’autrice ha voluto dare a questa storia. Ovviamente c’è un lieto fine, quando finalmente David decide di togliere la testa dalla sabbia, per fare altri paragoni, e capire che quello che vuole non è altri che quel ragazzo che si è affidato a lui che lui in tutti i modi ha finito col ferire, anche se non lo voleva:
“Quello che so con certezza è che mi hai invaso la vita. La mia casa, il mio ufficio. La mia fottuta testa. Ti sei preso anche quella. Non faccio che pensare a te e non potrebbe essere altrimenti, sei ovunque. Anche quando non ci sei, occupi spazio. Non importa quante volte ho sistemato il materasso del mio letto, quello su cui hai deciso di infilarti fin dalla prima sera, c’è sempre la tua impronta sopra, il tuo odore.”
In questa ultima parte il romance ha prevalso e ha dato una struttura alla storia. Come sempre leggo note, post fazioni, ringraziamenti e tutto quello che c’è in un libro e da quello che ho percepito questa è una storia che è nata nel corso degli anni, tipo romanzo di appendice e forse è per quello che mi è risultata un po’ frammentata. Nel complesso il libro si lascia leggere ma non posso andare oltre lo stesso voto attribuito col primo volume perché la storia segue lo stesso filone e non mi è arrivata del tutto.
Titolo: Un vero onesto Autore: Patricia Logan Serie: Prosper Woods Chronicles #2 Genere: Paranormal, Vampiri, Mutaforma, Fantasmi, Urban Fantasy, Maghi/Streghe, Omegaverse Casa Editrice: Self Publisher Prezzo: 4,99€ Link all’acquisto: Un vero onesto
SINOSSI
Vincent e lo sceriffo Romeo sono la mia possibilità di trovare finalmente la pace. Ho aspettato a lungo che qualcuno si accorgesse della mia assenza. Finché non è arrivato il vampiro, non ero sicuro che qualcuno potesse aiutarmi. Tutto quello che voglio fare è passare alla fase successiva… e ho davvero bisogno di riposare. Vincent e Romeo, siete la mia unica speranza.
Strane cose stanno accadendo a Prosper Woods, California. Da quando mi sono trasferito qui, la mia vita è stata stravolta. Alcune cose sono state incredibili, come innamorarmi perdutamente di Vincent Lasco, uno splendido vampiro. Altre sono state ancora più strane, più di quanto potessi mai immaginare. Ho imparato una verità su me stesso, ed è stato uno shock enorme. La maggior parte degli abitanti della città ha le sue stranezze. Diciamo solo che niente è noioso in questo posto bizzarro. Qui i soprannaturali fioriscono!
Lo sceriffo Romeo Harmon mi rende più felice che mai. È gentile, divertente e onesto fino al midollo, proprio il tipo di uomo che ero io, secoli fa. Ho una nuova prospettiva per la mia lunga vita. Le cose potrebbero continuare così come sono, ma c’è qualcosa che mi è stato chiesto di fare prima che questo accada. Devo aiutare Romeo a trovare un dolce ragazzino e finalmente metterlo a riposare. Chi sapeva che i fantasmi potessero avere il cuore spezzato?
Un antico rivale? Un unicorno gay? Un vecchio stregone burbero che dovrebbe portare il pannolone? La progenie più stupida che si possa avere? I mutaforma che arrivano in branco? La mia vita è diventata un millennio di merda. La mia unica speranza è quella di ottenere ciò per cui sono venuto e fare fuori i miei nemici. Questa volta devo prevalere.
Confesso che ero davvero curiosa di leggere questo volume, perché c’erano tante cose lasciate in sospeso con la chiusura del precedente. Naturalmente, la serie va letta in ordine, partendo dal prequel, fino a giungere a questo secondo volume, se volete tentare di capire tutte le sottotrame proposte e tutti i numerosi personaggi e gli intrecci. Oramai sappiamo che lo sceriffo Romeo Harmon, quando si è trasferito a Prosper Woods in cerca di pace e di una carriera monotona, in una piccola cittadina fra i monti della California, ha sbagliato meta, perché qui non ci annoia di certo e le cose strane accadono a tutte le ore… E tocca a lui risolvere tutti i grattacapi, soprattutto quelli magici, dato che umani ed esseri sovrannaturali mutaforma convivono. In questo secondo volume abbiamo di tutto: un omicidio da risolvere, sentimenti da capire, lotte e inganni a cui sopravvivere ma, soprattutto, dobbiamo aiutare il piccolo Blue, il fantasma bambino che è apparso a Vincent in cerca del suo supporto per trovare la pace eterna che tanto anela. La trama generale ha sempre un tono allegro e frivolo, ma in qualche modo si toccano anche temi delicati, come la morte violenta di Blue e gli abusi subìti, per fortuna off-screen. Non dimentichiamo che non ci sono solo i buoni, e che i cattivi sono davvero crudeli, violenti e senza scrupoli. Ritroviamo qui molti personaggi già incrociati, sia buoni sia nemici, conoscenti che diventano amici e nuovi personaggi che si uniscono al gruppo. La storia ha anche un alto tasso erotico, con scene esplicite piacevolmente descrittive, dato che i nostri vampiro e unicorno non riescono mai a stare con le mani lontane per troppo tempo. In questo volume scopriamo tante cose e ne risolviamo alcune, ma c’è ancora molto da scovare e il colpo di scena finale spalanca nuove prospettive e mi ha incuriosita tantissimo! L’unica cosa che mi lascia perplessa è la scelta di iniziare la traduzione italiana in terza persona, per poi passare alla prima (come nella versione originale). Il testo avrebbe bisogno di una revisione migliore, dato che si notano diverse imprecisioni, anche se la storia è piacevole e si gusta ugualmente.