Titolo: Dormono gli aironi
Autore: Micol Mian
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Milena Edizioni
Prezzo: 4,99€
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SINOSSI
Blue odia il proprio nome di battesimo, intrattiene fin dall’adolescenza una relazione clandestina con Massimo, l’affascinante collega di suo padre, e ritiene Nico il suo unico rimpianto. Nico tende a mettersi nei guai, colleziona rapporti problematici e non si è mai veramente ripreso dalla rottura della sua storia con Blue. Sotto il cielo di una magica Torino, le strade di questi due ragazzi tornano a incrociarsi e sentimenti che si credevano perduti si riscoprono vivi, come braci ancora calde sotto le ceneri. Ma amare vuol dire avere il coraggio di guardare il passato affrontandone i demoni, essere onesti riguardo le proprie emozioni e questo, sia per Blue che per Nico, fa male. Saranno pronti, stavolta, a scegliere la felicità?
Qualche tempo ma mi era capitato sotto mano un libro molto carino, scritto da Micol Mian a quattro mani con un’altra autrice, Sabrina Romiti, ed edito da un’altra casa editrice.
Avevo visto del potenziale nella Mian e sono stata felicissima di scoprire che non mi ero sbagliata!
Questo è il suo secondo lavoro che leggo e devo dire che la sua scrittura è andata in crescendo.
La storia è ancora ambientata tra le strade di Torino, città che conosco molto bene e che ho avuto la possibilità di visitare parecchie volte. Amo molto quando un libro è ambientato in una città che conosco, perché mi sembra di passeggiare per le sue vie insieme ai personaggi; lo rende più vivido e reale ai miei occhi. Torino e il suo inverno fa da sfondo a questa romantica ma travagliata storia d’amore tra due ragazzi, che però non sono al loro primo incontro.
Blue e Nico si conoscono da anni, anzi hanno già avuto una relazione anni fa, finita bruscamente per colpa del tradimento di Blue.
Sono due giovani che pensano di essere già uomini, ma che in fondo sono ancora dei ragazzini, che non hanno ancora capito come fare a stare insieme. Due ragazzi che hanno entrambi una famiglia disfunzionale alle spalle, ma che per fortuna sono circondati dalla famiglia che si sono scelti, quella composta degli amici: Marianna, cugina di Blue; Karl, il coinquilino di Marianna e migliore amico di Blue; Chris, migliore amico e grillo parlante di Nico e i gemelli infernali già conosciuti nel libro che avevo letto in passato scritto a quattro mani.
Blue e Nico fanno a gara a chi sta messo peggio; Blue è alla continua ricerca della prossima mossa con cui sfidare l’autorità paterna, ostinandosi a farsi chiamare con un nomignolo scelto per ripicca invece che col suo vero nome. Una bugia non molto diversa da quella su cui si basa la sua realtà famigliare:
Insieme a sua madre, ha creato una famiglia intangibile e perfetta, bella come quella casa ma altrettanto fredda, e silenziosa, e vuota. La verità si è persa in posture impeccabili, in maschere intonse, e Blue ha voluto cercarla in dimensioni inaudite… Ha rinnegato il suo nome, per questo. Ne ha scelto uno fittizio, che gli suonava più vero. Adesso si chiede se non abbia sempre sbagliato tutto. Se non sia stata una scelta speculare a quella paterna, in fondo: opposta, ma altrettanto opprimente.
Nico invece non fa che buttarsi via, da un letto all’altro, su un uomo più violento del precedente, come se fosse dipendente da quel dolore fisico da cui cerca di scappare da sempre:
Ciascuno si punisce nel modo più adatto. Nico, svolazzando in direzioni scomposte, come un uccellino destinato a schiantarsi contro il parabrezza di qualche auto in corsa; lui, perdendosi nel ricordo di ciò che avrebbe potuto essere, nella perfezione di quei papaveri rossissimi, mentre attende l’arrivo dell’uomo che, pochi mesi dopo lo scatto di quella foto, avrebbe avvelenato la loro storia e fatto precipitare ogni futuro…Ci sono persone che, quando il mondo intorno sta crollando a pezzi, prendono scopa e paletta e iniziano a raccogliere i cocci; altri si scoprono a saltarci sopra come matti, invece, riducendoli in polvere, distruggendoli completamente. Nico è sempre stato così: bastava una crepa, e la tentazione di infilarci dentro il dito per slargarla appariva irresistibile, una compulsione distruttiva.
La prima volta è stata un disastro, complice anche la figura ingombrante di Massimo dietro a Blue, ma ognuno deve avere la possibilità di essere felice e forse, con un pizzico più di maturità, per i due ragazzi è giunto il momento di riprovarci.
Un libro molto intenso, che descrive molto bene come possano essere complicate le dinamiche famigliari, un tema sempre attuale e che mi fa ripensare molto alla mia gioventù, quando anche io pensavo di sapere cosa volevo fare nella vita, solo per accontentare i miei genitori, tralasciando quello che avrei davvero voluto fare io…
Chi non ha mai provato l’ansia di dover per forza esaudire i desideri dei propri genitori?
Seguire il cammino che loro ci hanno scelto, ritenuto da loro il migliore possibile, accompagnato dall’arroganza di credersi per forza nel giusto e dettato dall’onnipresente scusa della loro maggiore esperienza, si scontra puntualmente con il desiderio di sceglierselo da soli il proprio cammino.
Blue e Nico scappano entrambi dal loro passato, dagli scheletri che hanno nascosto bene nei loro armadi, ma che ora stanno per saltare fuori, perché se non si mostreranno l’uno all’altro senza segreti, la loro storia non ha futuro:
Un modo come un altro di correggere la fortuna… Non scrivere un altro destino, o un altro finale. Ma un nuovo inizio… Frequentare Nico è desiderarlo, sentire il corpo sintonizzarsi sui suoi gesti, lasciare che gli sguardi s’impiglino nelle sue labbra, nel gioco delle mani. Non è qualcosa che può evitare, o governare, o decidere, semplicemente è.
Blue e Nico ci sono arrivati prima di me, sono anziana e decrepita ma ho ancora tanta voglia di sognare con libri come questo, che partono con una vena molto malinconica e sofferta, ma che davanti alla bellezza del volo di un airone ti rimettono in pace col mondo.
Perché come ha detto Edo a Nico- Edo è un altro dei preziosi amici di Nico:
…non esistono momenti perduti, in realtà, è tutta questione di ciclo. Gli alberi, la luna, le stagioni. L’ispirazione non scompare del tutto, va semplicemente in letargo: è il tuo corpo a vivere, a quel punto, immagazzinando emozioni come sali rubati alla terra.
Blue e Nico stanno vivendo tra le strade di Torino e la campagna circostanze, proprio come sto vivendo io, un nuovo ciclo…
La copia ARC è stata fornita dalla Casa Editrice