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Recensione in anteprima “Quando si cade” – L. A. Witt

quando-si-cadeTitolo: Quando si cade
Autore: L. A. Witt
Serie: Tucker Springs #6
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Prezzo: 4,49€
Link all’acquisto: Quando si cade

SINOSSI

Dopo anni di risparmi, Nathan è finalmente riuscito a comprare il cavallo dei suoi sogni. Non vede l’ora di trascorrere l’estate a esplorare i percorsi da equitazione nelle montagne del Colorado sopra Tucker Springs in compagnia della sua Zarina. Purtroppo, durante la primissima uscita, un motociclista taglia loro la strada mettendo in fuga Zarina e lasciando Nathan con una gamba e una mano rotta, e un’estate rovinata.
Ryan è un solitario e un nomade, felice di accettare lavori a breve termine prima di trasferirsi in una nuova città. Sentendosi in colpa per aver provocato l’incidente che ha fatto finire Nathan con due gessi addosso, si offre di tenere in esercizio Zarina finché ilragazzo non guarisce.
A dispetto della pessima partenza, Nathan e Ryan presto diventano amici… e poi molto di più. Ma con un paio di pessime relazioni alle spalle, Nathan non vuole coinvolgimenti sentimentali, specie sapendo che Ryan non è tipo da mettere radici. Ma quando mai i sentimenti seguono una logica razionale?

slanifrecensioni

Ryan e Nathan non potrebbero incontrarsi in una maniera peggiore. Su una stradina di campagna, terribilmente scoscesa, il primo in sella a una moto e il secondo a cavalcioni di un cavallo lanciato a velocità sostenuta su per il ripido pendio. Metteteci anche che la strada è stretta, nessuno dei due sente arrivare l’altro, e otterrete l’inevitabile: un incidente.
Nathan vola letteralmente giù dalla sua giumenta, Zarina, appena comprata dopo tanti sacrifici, e finisce col rompersi una gamba a causa del cavallo stesso che gli ci finisce dritto sopra.
Ryan, dal canto suo, riesce a mantenere il controllo della moto per poi fermarsi e prestare soccorso a Nathan che, complice la paura e la rabbia, gli sferra un cazzotto in pieno viso rompendosi così anche la mano. In tutto questo, il cavallo è ormai in fuga chissà dove.

«Oh, comunque, giusto per essere chiari: non sei obbligato a continuare a fare tutte queste cose per me. L’aiuto che mi dai con Zarina è già più di quanto potessi chiedere.»
Un sorriso che non riuscivo bene a decifrare – timido solo in parte – gli spuntò sulle labbra. «Credi davvero che lo faccia perché mi sento in dovere?»
[…] «Perché lo fai?»
Lui continuò a sorridere. […] «Perché non dovrei?»
«Be’, il giorno in cui ci siamo conosciuti ti ho dato un cazzotto in faccia, tanto per cominciare.»
[…] «E la mia faccia ti ha rotto la mano, quindi siamo pari.»
I nostri occhi si ritrovarono. Mi schiarii la gola. «Allora… perché…»
Si fece più vicino, risucchiando quasi tutta l’aria dal pianerottolo. «Non è ovvio?»

Inizia così la conoscenza di questi due giovani ragazzi di venticinque anni che, nonostante una prima impressione tutt’altro che idilliaca, complice il calmarsi degli animi di Nathan e la disponibilità e pentimento sinceri di Ryan, riescono a diventare amici.
Ryan propone a Nathan di sdebitarsi, aiutandolo con Zarina e cavalcandola al posto suo, cosicché la giumenta non si impigrisca e i suoi muscoli non perdano di tonicità. Nel mentre, tornerà a cavallo dopo tanti anni e riprenderà familiarità con un’attività che amava da ragazzino. Così ci guadagneranno entrambi e Zarina sarà contenta. È proprio quest’ultimo pensiero a far convincere il diffidente Nathan a dare un’altra possibilità a quel ragazzo dall’aspetto timido e dal pizzetto curato.

Un primo bacio in genere era un biglietto di sola andata per l’avventura di una notte o per un arrivederci imbarazzato, quello però… non avevo idea di dove fossimo diretti. Con il peso metà sulla stampella e metà su di lui, le labbra che si muovevano piano seguendo il ritmo delle sue, ero certo che il mondo avesse smesso di girare e sarebbe ripartito se e quando il bacio fosse finito.

Comincia così un’amicizia che sfocerà presto in qualcos’altro, ma che li vedrà far fronte a molte paure. Nathan ha avuto esperienze pessime con degli ex fidanzati e Ryan è un nomade che non si sente a casa in nessun luogo. Riusciranno a trovare un punto d’incontro e a far funzionare le cose?

Nonostante riuscissi a stento a vederlo, percepivo il modo in cui mi guardava. E il modo in cui io guardavo lui. C’era qualcosa tra noi in quel momento, qualcosa di inconfessato, nascosto in un angolino buio ad aspettare che uno dei due lo portasse alla luce. Era spaventosamente familiare e, allo stesso tempo, intrigantemente alieno. Come una parola sulla punta della lingua che non riuscivo proprio a ricordare, ma che mi sarebbe sembrata ovvia non appena l’avessi sentita.

In questo sesto volume della serie “Tucker Springs” ritroviamo alcuni dei personaggi dei libri precedenti – Michael, Jason, Owen e Seth – e conosciamo meglio il segretario di Mike: Nathan. Così come conosciamo un personaggio nuovo: Ryan. Tuttavia, al contrario degli altri libri della serie, l’ambientazione del paese è meno rilevante così come mi è parso leggermente sottotono rispetto agli standard della Witt.
Ci sono scene bellissime – quelle dove Nathan e Ryan sono in intimità sono di una dolcezza unica – ma non posso dire che mi abbia lasciato quel batticuore a cui quest’autrice mi ha abituata. Nel complesso, comunque, è un libro ben scritto, dalla trama interessante e due personaggi che si fanno volere bene. Tutto in pieno stile Witt.

Adoravo il suo sapore e il calore della sua pelle. E non riuscivo a smettere di pensare a cosa avevo provato quando l’avevo guardato negli occhi mentre eravamo entrambi a un passo all’orgasmo. Non si era trattato meramente di desiderio sessuale, non c’era verso di convincermene. Era qualcosa di troppo profondo, terrificante e viscerale per essere soltanto desiderio.

A questo punto sono curiosissima di leggere la storia di Brad e Jeff, che qui è stata solo accennata, e che spero la Triskell Edizioni porterà presto in Italia!

MOLTO BELLO

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